Fuori dalla rosa Azzoni, Castagna, Cesaroni e Molitierno, che rimarrà a Lubiana come terzo portiere. Mammarella, Lima, Honorio e Merlim le stelle. Esordio il 1° febbraio.
Così è deciso. Il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Menichelli, ha consegnato all’Uefa la lista dei convocati che prenderà parte all’undicesima edizione degli Europei di calcio a 5, tutti in diretta su Fox Sports. L’Italia, inserita nel gruppo A, esordirà il primo febbraio contro la Serbia e giocherà la seconda partita il 3 con la Slovenia (le due avversarie degli Azzurri si incontreranno il 30 nel primo giorno di gare).
Prima i 25 pre-convocati, poi i 18 convocati per il ritiro di Genzano (dove si è svolta l’amichevole contro la Polonia, vinta 7-0) e infine i 14 Azzurri che difenderanno il tricolore alla Stozice Arena di Lubiana. Tra questi, non ci saranno i quattro tagliati: Azzoni, Castagna, Cesaroni e il terzo portiere Molitierno, che partirà comunque con la squadra e sarà pronto a sostituire uno dei suoi colleghi in caso di infortunio.
Tra conferme, sorprese e graditi ritorni, il dato che balza all’occhio è uno: l’inversione di tendenza della percentuale tra italo e italiani di nascita: a Belgrado, nel 2016, erano 8+6, ora il contrario.
Mammarella, Lima, Ercolessi e Romano sono ormai dei veterani di questo gruppo. Giunti alla quinta partecipazione consecutiva a un Europeo (che fino ad oggi si è svolto ogni due anni, ma dal prossimo sarà ogni quattro), sono anche 4 dei 9 reduci della vittoria a Euro 2014. Sarà l’esordio assoluto di Baron, Fusari, Fortini, Calderolli e De Oliveira. E se è vero che la prima volta non si scorda mai, la speranza è che sia davvero un’avventura indimenticabile per gli Azzurri.
Il posto non glielo toglie nessuno. Da otto anni è il numero 1 indiscusso e la stella della nostra Nazionale, con la quale ha vinto un Europeo nel 2014. Nominato nel 2011, 2012 e 2014 miglior portiere al mondo, è tornato al top un biennio in cui ha dovuto lottare con un infortunio al ginocchio che non lo ha fatto rendere al meglio. Abruzzese verace, classe ’84’, dopo una parentesi nella pallamano, inizia a giocare a futsal a 16 anni, affermandosi come uno dei più forti di sempre.
La sua sfortuna è stata quella di avere di fronte uno come Mammarella, un po’ accade con tutti i portieri di calcio cresciuto nell’epoca di Buffon. Nato a Roma anche lui nel 1984, difende i pali della Luparense da quattro stagioni.
Giù il cappello per il giocatore con più presenze nella Nazionale italiana: questa maglia l’ha indossata 120 volte, realizzando anche 15 gol. Fino a 16 anni ha giocato a calcio nelle giovanili del Padova (era compagno di squadra di Andreolli), poi il passaggio al futsal, dove ha vinto lo scudetto per tre anni di fila dal 2013 al 2015. Classe ’86, sta studiando giurisprudenza per diventare avvocato una volta appesi gli scarpini al chiodo. E’ soprannominato “Naso”.
Con un gol in finale contro la Russia, contribuì al successo nel 2014. Al Mondiale 2016 non ha brillato, ma è cresciuto molto in questo biennio, consacrandosi definitivamente con il suo club, del quale è capitano dal 2013. Classe ’89, è arrivato in Italia nel 2007 e in carriera ha indossato una sola maglia.
Never give up. Per questo ragazzo, nato a Cittadella nel 1996, è proprio il caso di dirlo. Cresciuto nel settore giovanile della Luparense, ha lasciato il club dopo uno scudetto vinto da attore non protagonista per trasferirsi in Belgio, al Mouscron. Una stagione e poi il rientro in Italia: ancora Lupi, poi la promozione in Serie A con il Cisternino e ora l’Eboli. L’ex capitano dell’Under 21 azzurra è diventato grande.
Lo “scugnizzo” è tornato. Dopo aver saltato il Mondiale in Colombia nel 2016, Massimetto (1987) si è ripreso la Nazionale grazie alle ottime prestazioni con il suo Napoli. Nel 2014 si rivelò l’uomo in più: non scese mai in campo prima della semifinale, poi fu determinante nel successo degli Azzurri.
Corri “Fusa”, corri! Instancabile motorino, nato a Trionte di Trento nel 1991, la sua carriera nel calcio si è interrotta a causa di un grave infortunio. Poi il calcio a 5, dove nel 2015 si è laureato campione d’Italia con l’Under 21 del Genzano. L’anno scorso è stato il miglior marcatore italiano della Serie A.
Romano di Roma, e romanista, Romano (1987) è cresciuto nel Torrino e si è consacrato a Genzano con Alessio Musti in panchina (uno dei sei talent di Fox Sports). E’ fidanzato con il portiere Daniela Ribeiro, che ad aprile darà alla luce Arianna, la loro primogenita. A Lubiana ci sarà ovviamente anche papà Stefano, che lo segue in ogni parte del mondo.
Silenzioso, alle parole preferisce i fatti. Classe ’96, ha iniziato a giocare a calcio a 5 in Serie D con la squadra del suo paese. A 21 anni è diventato capitano della Lazio, poi nel mercato di riparazione si è trasferito nelle Marche.
Uno dei più in forma degli Azzurri. Lo ha dimostrato nell’amichevole contro la Polonia, realizzando una doppietta. Arrivato in Italia nel 2005, una stagione più tardi segnò con la maglia della Roma un gol fenomenale in rovesciata che fece il giro del mondo. Negli ultimi anni si era un po’ perso, ora è tornato ai suoi livelli e Menichelli non poteva fare a meno del giocatore classe 1986.
Uomo squadra, dentro e fuori dal campo, dal 2013 è il capitano della Nazionale. Anche lui in gol contro la Russia a Euro 2014, quando venne nominato MVP della finale, vinse la Scarpa di Bronzo e arrivò terzo al Pallone d’Oro. Nato a San Paolo nel 1987, a portarlo in Italia è stata l’Aosta nel 2004. Si è consacrato nell’Asti e ha giocato anche due stagioni in Spagna, nel Murcia.
Il giocatore azzurro di maggior talento. Classe ’86, “Babalù”, così è soprannominato, può cambiare la partita in qualsiasi momento. Dal 2015 fa faville in Portogallo, mentre in Italia ha giocato con Augusta e Luparense.
Nel futsal è un ruolo chiave e lui, “Il nero”, è una forza della natura e può giocare da laterale o nel modulo 4-0 senza pivot. Classe ’83, i 34 anni sulla carta d’identità non si fanno per niente sentire. Honorio è la bandiera dei Lupi, con cui dal 2006 e e ha vinto sei scudetti. Attualmente è il capocannoniere della Serie A con 20 reti.
Dopo Patias, Fortino e Kakà, stavolta è il suo turno. De Oliveira, classe ’91, ha raggiunto la maturità nelle ultime stagioni, diventando il terminale offensivo dell’Italia. Tocca a lui segnare e far segnare i suoi compagni in questi Europei di calcio a 5.
EuroFutsal. Domani esordio contro la Serbia. Menichelli:” Determinazione ed entusiasmo per vincere”
Vigilia dell’esordio per gli Azzurri del Futsal che a Lubiana iniziano domani il loro cammino contro la Serbia (20.45, diretta Fox Sports, canale 204 di Sky) che ieri ha pareggiato (2-2) in rimonta contro i padroni di casa della Slovenia nella partita inaugurale del torneo continentale. Un risultato che sulla carta favorisce la squadra italiana, a cui sarà sufficiente una vittoria nelle due partite del gruppo A di cui fa parte per ottenere il pass ai quarti di finale.
Il tecnico Roberto Menichelli preferisce guardare agli impegni che coinvolgono sul campo direttamente la squadra Azzurra per tenere alto il livello di concentrazione sulla gara: “Ogni incontro è una storia a sé – avverte il ct Azzurro – , ha dinamiche e tensioni proprie: ieri la Serbia ha conquistato un pareggio dopo un parziale sfavorevole di 2-0. Domani avremo di fronte una squadra estremamente motivata che ritroverà il portiere titolare e il suo capitano Marko Peric, il giocatore più tecnico, in grado di risolvere i match con le sue giocate. Quindi sarà necessario mettere in campo tutta l’intensità necessaria, trovare il giusto ritmo di gioco e l’entusiasmo che considero l’elemento più motivante che ci sia”. Sulle condizioni degli Azzurri si ritiene soddisfatto: “Stiamo assorbendo il lavoro di condizionamento fisico che in questi giorni di preparazione è stato abbastanza intenso: le gambe ora sono più libere dall’affaticamento e cominciamo a rivedere la brillantezza necessaria per rimanere lucidi nell’arco dei 40 minuti di gioco”. Sui valori in campo in questo Europeo, Menichelli mette tra le favorite la Spagna e la Russia che ieri sorprendentemente si è fatta raggiungere(1-1) a trenta secondi dalla fine dalla Polonia: “Una partita che dimostra quanto ultimamente il livello si sia uniformato: noi abbiamo giocato ultimamente una amichevole (22 gennaio a Genzano) contro la Polonia che abbiamo vinto 7-0. Più di qualcuno ha ritenuto che questo risultato fosse stato ottenuto contro una squadra scarsa che invece ieri ha dimostrato di lottare alla pari contro i vice campioni del mondo e d’Europa”. Due Nazionali, queste ultime, che potrebbero incrociare i loro destini con l’Italia, visto che il gruppo B si incrocia nella formazione della griglia dei quarti di finale con il gruppo A di cui l’Italia fa parte. Un ultimo pensiero Roberto Menichelli lo dedica alla scomparsa di Azelio Vicini: “ Un uomo che ricordo non solo per le sue capacità professionali, sono stato suo allievo quando era direttore della scuola allenatori di Coverciano, ma soprattutto per le sue qualità umane. Una persona di grande spessore che tutti noi rimpiangeremo e oggi mi stringo alla sua famiglia a cui invio un forte abbraccio”.
Oggi gli Azzurri hanno sostenuto un allenamento presso la Stozice Arena, impianto dove si svolgeranno tutte le gare dell’Europeo, e riposato il pomeriggio. In serata il programma prevede le due partite del gruppo C, quella tra il Portogallo di Rccardinho e la Romania, e del gruppo D tra i campioni europei in carica della Spagna e la Francia.
I gruppi del Campionato Europeo
Gruppo A: Slovenia, Serbia, ITALIA
Gruppo B: Russia, Kazakistan, Polonia
Gruppo C: Portogallo, Ucraina, Romania
Gruppo D: Spagna, Azerbaigian, Francia
*si qualificano ai quarti di finale le prime due classificate di ciascun gruppo
Calendario, risultati e classifica del Gruppo A
30 gennaio: Slovenia-Serbia 2-2
1° febbraio: ITALIA-Serbia (ore 20.45, diretta Fox Sports)
3 febbraio: ITALIA-Slovenia (ore 20.45, diretta Fox Sports)
Classifica: Slovenia e Serbia 1 punto, ITALIA 0.