Emiliano Bigica, tecnico della Primavera della Fiorentina, ha parlato al Corriere dello Sport – Stadio. Ecco alcune sue parole:
“Siamo reduci da 10 risultati utili, abbiamo accorciato la classifica: tra noi e la vetta ci corrono solo 4 punti. E’ questa la strada per sbarcare nel calcio dei grandi. Cosa mi ha sorpreso di più in questa prima stagione in viola? La fortissima sinergia che c’è con Pioli, il tecnico della prima squadra: lavoriamo sotto un’unica direzione generale dell’area tecnica guidata da Corvino e la figura storica di riferimento per il settore giovanile è quella del professor Vergine. Sono davvero tornato a casa.
Cinque-sei elementi sono pronti per essere valutati nel prossimo ritiro precampionato e giocarsi le proprie carte. Questo campionato permette di colmare il gap tra calcio giovanile e professionistico: lo scudetto più grande per me sarebbe vedere presto i miei giocatori in prima squadra. Significherebbe essere stati protagonisti quest’anno ed aver centrato l’obiettivo. Gori? E’ uno che sente la porta, che ha dimestichezza col gol e che lo ha dimostrato in viola fin dai Giovanissimi. Veste con orgoglio la maglia azzurra della Under 19. Chi ha fatto bene in Trentino è stato pure Maganjic: se Gori è stato il capocannoniere, Josip è stato il suo vice.
I Millennials? Gabriele Ferrarini è un terzino destro che fa parte della Nazional Under 18: ricopre un ruolo dove non c’è solitamente grande abbondanza e le premesse sono ottime. Meli si è acceso i riflettori addosso a Moena, in occasione dello scorso ritiro”.