Il giovane figlio d’arte Riccardo Sottil, militante nella Fiorentina Primavera, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di footballscouting.it. Queste le sue parole:
Alla tua seconda stagione effettiva in Primavera, sei oramai una delle certezze della categoria. Sei consapevole di aver raggiunto un livello tale che ti permette di essere un punto di riferimento per la tua squadra?
“Sono consapevole di essere un punto molto importante per la mia squadra, così come lo sono anche Gori, Ranieri e Cerofolini. Sicuramente questo mi rende felice ed orgoglioso”.
Lo scorso anno il sogno tricolore si è fermato solo in Finale contro l’Inter. In questa stagione, anche se siamo solo a dicembre, qual è l’obiettivo della Fiorentina Primavera?
“Il nostro sogno è arrivare dove siamo arrivati lo scorso anno, questa volta, però, con un epilogo diverso: vogliamo vincere”.
La prima squadra sta però vivendo una fase di riorganizzazione, che ha portato l’organico ad essere completamente rivoluzionato. Speri mai di riuscire a rientrare nelle rotazioni della formazione di Pioli già da questa stagione?
“Ci spero. Lavoro per fare in modo che ciò accada al più presto”.
Tuo padre, Andrea, è stato un difensore di buonissimo livello. Tu, invece, giochi in attacco. La domanda sorge spontanea: vi confrontate mai? Gli chiedi qualche consiglio, ad esempio qualche movimento per eludere le marcature, di cui lui è sicuramente esperto?
“Certo, chi meglio di un difensore sa quali sono i punti deboli di un attaccante? Ci completiamo, lui sa tutto di me”.
Si parla sempre della fase calante del calcio italiano e della carenza di giovani di qualità. Tu che hai avuto la possibilità di giocare con la Nazionale Under 18 e Under 19, hai realmente notato queste differenze con i vostri coetanei? Se sì, sotto quale aspetto?
“Personalmente no, non l’ho notato, tranne che contro alcune nazionali di un altro livello, ad esempio la Spagna. Sono del parere che abbiamo le qualità per tornare la potenza di un tempo, ma tutto deve partire da noi, calciatori e dirigenti”.
Cosa ne pensi della nuova formula del Campionato Primavera?
“Mi piace, la ritengo una formula molto moderna e che possa alzare nettamente il livello di competizione”.
Genoa, Torino e adesso Fiorentina. La tua giovane carriera ti ha visto indossare tre maglie “pesanti”. Che ricordi hai delle esperienze passate e quali figure sono state importanti per la tua crescita?
“La squadra dove ho fatto i maggiori miglioramenti è sicuramente la Fiorentina, grazie soprattutto a mister Guidi. Un grande leader, merita il ruolo che occupa attualmente”.