Maurizio Ganz, allenatore del Milan femminile, commenta così il pareggio ottenuto dalla sua squadra al Bozzi di Firenze contro la Fiorentina Women’s: «Per noi è un punto d’oro, perché oggi avevamo di fronte una squadra forte, una squadra che sta facendo da tanti anni benissimo, organizzata. Volevo vedere la nostra reazione dopo le vittorie con Roma e Inter, perché questa era la terza sfida importante per la mia squadra. E abbiamo dimostrato personalità e carattere. È stata una gara equilibrata con occasioni da entrambe le parti, il pareggio, tutto sommato, penso che sia giusto. Fino alla fine, nessuna delle due ha mollato».
Salvatori Rinaldi è ormai una certezza insieme a Giacinti?
«Sì, devo cercare di farle giocare entrambe in un sistema di gioco adatto. Oggi Valentina (Giacinti ndr) ha giocato sulla sinistra, Deborah (Salvatori Rinaldi ndr) come centrale d’attacco e hanno giocato bene tutte e due. Deborah ha fatto un gol importante, ma io ho ancora negli occhi la rovesciata che ha fatto dal limite dell’area. Ha fatto davvero un gesto atletico incredibile. Ma io da lei me l’aspetto, perché in allenamento fa vedere questo e altro».
È abituata a provarci, anche a Firenze, quando indossava la maglia viola, ci provava spesso…
«Sì. E a proposito, ha segnato il gol dell’ex arriva quasi sempre…».
Il Milan è candidato allo scudetto?
«Noi continuiamo a lavorare e migliorare, oggi non abbiamo giocato benissimo, però abbiamo giocato con grinta e carattere. Forse altre volte abbiamo giocato meglio, ma dimostriamo di star bene mentalmente e fisicamente. Oggi sono particolarmente contento perché è la prima volta, dopo quattro partite, che abbiamo subito lo svantaggio, ma abbiamo saputo reagire. Questo è quello che mi interessava. Per lo scudetto, siamo quattro squadre, tre squadre, due squadre… non lo so. Credo, però, che in questo momento la Juventus sia un passo avanti a tutte. Ma noi vogliamo stare lì».
Come sta andando l’approccio al calcio femminile?
«Bene, si parla di calcio,si parla di fisicità, di tecnica, di tattica… Le ragazze hanno voglia di migliorare, io sono contento. Danno sempre il 100% e per me è facile riuscire ad allenarle. Anzi, lo dico sempre: da quattordici anni a questa parte, non mi era mai capitato di finire l’allenamento e aver voglia che arrivi il giorno dopo per tornare ad allenare il mio gruppo. Questa è la cosa più bella che potevano regalarmi queste ragazze, che sono splendide. Sono delle guerriere».
Che effetto fa tornare a Firenze da ex?
«È la seconda volta che torno a Firenze da allenatore, perché incontrai Semplici in un Fiorentina-Varese in un torneo. Ma è bello ritrovarmi qua a Firenze, dove sono stato da giocatore, anche se in quell’anno lì le cose non andarono bene. Ora torno da allenatore e sono orgoglioso. Credo che il clima del campionato femminile sia positivo, sia un clima puro e chiaro».
I viola sono stati i primi ad investire sul calcio femminile. Adesso c’è Commisso…
«Assolutamente. Non lo conosco personalmente, ma voglio fare i complimenti a Rocco Commisso, perché anche lui è puro. Dice le cose con il cuore. Quindi ancora complimenti a lui e a quello che riuscirà a fare la Fiorentina. E credo farà molto sia col femminile sia col maschile. L’ambiente viola deve essere contento di aver trovato un presidente così».
Da ex attaccante, la sua opinione su Chiesa e Ribery?
«La Fiorentina ha fatto un colpo incredibile a prendere Ribery. E Ribery si è calato subito nella parte. Dal primo giorno che ha indossato la maglia viola si è messo a disposizione con la sua qualità, con i suoi consigli. Sicuramente con suggerimenti. È come se fosse tornato indietro di vent’anni. È tornato un ragazzino pronto a dare tanto. Chiesa invece è un giocatore straordinario. Io ho giocato insieme al papà e vederlo in campo con le stesse mosse, con la stessa determinazione, con lo stesso calcio… è bello. Mi ha veramente meravigliato tanto».