Alla fine della gara di Praga contro lo Slavia, che ha visto la Fiorentina femminile vincere 1-0 e passare il turno di Champions League, queste sono state le parole di mister Cincotta, visibilmente felice e soddisfatto:
“Credo che tutta Firenze sia esplosa di gioia al 94′. Ci abbiamo messo tanto a sbloccarla, le ragazze hanno dato tutto, abbiamo provato a mettere in campo tutti gli attaccanti a disposizione, ma si è visto comunque quanto sia coriacea la formazione dello Slavia. Però da un mese e mezzo a questa parte, credo che stiamo vedendo una squadra che ha davvero tanto carattere, tanta personalità, che qualche volta ha raccolto qualcosa in meno di quanto avrebbe dovuto e sperato, oggi abbiamo messo i conti a posto anche col destino, perché questa partita era da vincere e l’abbiamo vinta nel modo più spettacolare”.
A chi dice che l’avversario fosse facile da affrontare, risponde…
“Mi dà fastidio che si sia raccontato che la gara fosse facile, noi non siamo persone che si esaltano facilmente, però crediamo che debba essere raccontata la verità: il sorteggio c’ha messo di fronte alla squadra 7a nel ranking Uefa (non la prima, non la seconda, non la terza, ma la settima). Poteva essere un sorteggio peggiore? Forse sì, però non si è raccontato fino in fondo la verità, che lo Slava Praga, nelle ultime sei Champions League, è arrivato tre volte ai quarti e tre volte agli ottavi. Quindi i sedicesimi è un turno che lo Slavia aveva sempre superato. E’ arrivata la Fiorentina, in trasferta, ed è riuscita ad invertire la storia. Ora, queste ragazze, almeno oggi, va concesso un plauso lungo quanto la forza di questi 180 minuti. Sto provando una gioia incredibile, questa è una vittoria che voglio dedicare a tutta la società, è bellissimo sentire che i dirigenti e il presidente siano così vicini. Questa è una gioia, un’energia positiva che speriamo ci possa dare un grande slancio per il nostro futuro”.
Ancora la prestazione Champions…
“Credo che oggi le ragazze abbiano corso 12-13 km a testa, non si sono mai risparmiate, hanno tentato di sfondare un muro che era molto difficile, perché questa è una squadra internazionale,con molta esperienza, e con una fisicità che ha dimostrato fino alla fine. Fargli gol su palla inattiva conquistata alla fine del match, fa capire a Firenze che mentalità abbiamo sviluppato. E di questo siamo molto orgogliosi. Ovviamente il merito è di tutta la società, tutte le ragazze e dei tifosi che ci spingono oltre i limiti”.
Sugli alti e bassi della squadra.
“Siamo una squadra nuova, nuovissima. Lo abbiamo detto tante volte, sembra un’alibi, ma una squadra nuova ha bisogno di fare esperienza e le esperienze più educative nella vita sono gli errori, le cadue e le risalite. Siamo risorti dopo un periodo molto buio. Tante volte, dopo i periodi bui, ci si lascia sprofondare, credo che questa reazione denoti l’atteggiamento del collettivo. E questo me lo porto stretto, perché con questo atteggiamento andremo avanti a testa alta”.