Le parole di mister Antonio Cincotta alla fine del derby contro l’Empoli vinto dalla sua Fiorentina a Monteboro. Ecco la sua analisi, partendo dalla prestazione di Lisa De Vanna e della squadra, che anche oggi era orfana di molte giocatrici, tra le quali Guagni, Breitner, Clelland.
«De Vanna non aveva giocato le ultime partite perché è da un mese e mezzo che si trascina alcuni problemini che andavano risolti, c’era bisogno di tempo, quindi non potevamo impiegarla a minutaggio completo. La squadra oggi ha giocato un calcio totale, di alto livello, con personalità dal primo all’ultimo minuto. E per questo ci tengo a fare un grande applauso alle ragazze, perché i numeri e i nomi di quelle fuori sono davvero importantissimi, però come dico da un po’, quelle che vanno in campo al loro posto non stanno facendo sentire la mancanza. E questo è importante evidenziarlo, perché è segno di un lavoro di gruppo, di un collettivo che sta funzionando. La squadra gioca un buon calcio e sta facendo bene anche sottoporta».
Ripamonti e le altre giovani…
«Si è entrata Ripamonti, che è una ragazza giovane in cui crediamo molto, ma crediamo anche in Corazzi, in Monnecchi, in Morreale. Ha giocato Fusini che era da un po’ di tempo che non trovava il campo e che è una giovane interessante. Per cui quando posso, lo sapete che mi piace far esordire, lanciare le giovani e dar loro dello spazio. Quindi è stata una gara dove abbiamo trovato il risultato, abbiamo continuato il percorso del bel gioco, bel gioco inteso come geometrie, intensità, movimento senza palla, e soprattutto abbiamo fatto giocare anche qualche ragazza più giovane. Lo ritengo un segno di continuità con quello che sarà il percorso del futuro».
Adesso due partite importanti ravvicinate: mercoledì la Coppa Italia a Ravenna, domenica prossima il campionato contro l’Inter al Bozzi…
«Il calendario è fitto, tre gare in una settimana non è facile e quando capita bisogna dosare bene le energie. Per questo, per esempio, abbiamo preferito far riposare Ilaria (Mauro ndr) dopo un pochino, perché è bene che si usino le giocatrici pensando alle tre partite, non solo a quella di oggi».