Antonio Cincotta, alla fine della partita contro il Verona vinta dalla sua Fiorentina per 4-2, ha parlato del match, del ritorno al gol di Ilaria Mauro, ma ha anche introdotto quella che sarà la prossima sfida contro la Juventus a Torino. Una partita che non è e non sarà mai uguale alle altre anche nel femminile, dove viola e bianconere si sono sempre ritrovate a duellare per trofei e successi.
«Quella contro il Verona – ha detto Cincotta – stata una gara dai due volti. Fino al 61’ la squadra ha giocato veramente un bel calcio e ha mostrato ancora una volta, per la terza consecutiva, di avere gioco, ma geometria, intensità e coraggio nell’esprimere questo gioco. Sono contento per questa continuità. Però c’è qualcosa da migliorare. Il gol del 3-1 è una rete presa perché ci siamo schierati male. Ma soprattutto il gol subito su palla inattiva è un errore nostro, perché andava costruito il muro difensivo prima, la squadra si doveva abbassare prima, Vigilucci era rimasta esterna mentre non essendoci pericolo fuori, sarebbe dovuta entrare… questo ci darà occasione in settimana per rivedere e rivisitare questo concetto e renderlo nostro per il futuro, perché abbiamo subito il secondo gol per un nostro errore, per una nostra mancanza nel mettere le pedine giuste col tempo giusto. Ci stavamo preparando per un attacco esterno ed è piovuta, com’era prevedibile, una palla interna. Una palla dentro. Devo fare in modo che le ragazze riconoscano prima questi concetti tattici sulle punizioni laterali».
Intanto è tornata al gol, finalmente, Ilaria Mauro…
«Sono felicissimo per Ilaria perché lo merita. Da qualche settimana ha recuperato la forma, è tornata dall’infortunio, lavora con aggressività, con concetto, con metodo e quindi, quando una giocatrice lavora così, è sempre bello, essendo un’attaccante, che possa essere soddisfatta anche della perla personale. E oggi ne ha messe due».
Come stanno le infortunate, in vista della prossima partita contro la Juve?
«Lo staff sanitario farà del suo meglio. Abbiamo fuori da tanto tempo alcune giocatrici importanti ma è ancora un po’ presto per esprimerci in vista di sabato prossimo. Noi siamo ottimisti e vorremmo cercare di recuperarle tutte e tre, però sono infortuni fastidiosi. Breitner ha fatto una rottura, Guagni un infortunio importante in Nazionale, Mascarello combatte con una distorsione da quattro mesi, quindi io ci spero di averle a disposizione per la Juve. Lo staff sanitario farà del suo meglio».
Appunto, la Juve. Ancora lei…
«Siamo lì, ci sono tante squadre in pochi punti, stiamo facendo un campionato di vertice e dobbiamo andare a Torino cercando di imparare la lezione della Supercoppa nella quale, per un mix di assenze e di atteggiamento mentale, non siamo stati positivi, non abbiamo espresso le nostre idee. Quindi dovremo andare lì convinti di farlo e giocarsi una grande partita a viso aperto, perché sono partite in cui può accadere di tutto, ma devi giocare con coraggio. E cercherò di infondere nelle ragazze questa mentalità. Quello che stanno facendo nelle ultime giornate è molto buono, devono continuare perché sanno cosa fare e devono provare a farlo contro chiunque».
La sconfitta in Supercoppa con la Juve potrà aiutare in qualche modo?
«Abbiamo reso la sconfitta un processo educativo, dispiace perché non avremmo voluto prendere quella lezione, però lo sport è fatto anche di questi momenti. E ci sono due tipi di squadre: quelle che si lasciano andare e sprofondano, oppure ragazze straordinarie come le mie che sanno analizzare le cose che non sono andate bene e sanno reagire alzando la testa. Noi stiamo dimostrando alla città di essere una squadra che ha cuore, carattere e mentalità».