Tatiana Bonetti chiede di andare via. La Fiorentina dice no e la obbliga a rimanere a Firenze.
La telenovela Bonetti-Fiorentina, dunque, finisce con il colpo di scena. Dopo l’offerta ricevuta da Bonetti dall’Atletico Madrid (un contratto di due anni a centomila euro l’anno – circa il doppio di quanto percepisce a Firenze – oltre a un appartamento e a un’automobile), e la decisione dell’attaccante di Vigevano di lasciare la Fiorentina per accettare l’offerta e chiudere la carriera in Spagna, la proprietà ha detto no. Un no deciso che ha cambiato le carte in tavola nel giro di ventiquattro ore.
Quando Bonetti ha annunciato alla società viola la sua volontà repentina di lasciare Firenze, dopo solo tre mesi dalla firma del prolungamento del contratto in viola, la reazione di Rocco Commisso e Joe Barone non è stata dolce. I due si sono molto arrabbiati, anche perché, pur non essendo professioniste, la Fiorentina ha deciso di pagare alle sue calciatrici tutti i contributi. Forti di questo passo importante fatto nei confronti delle ragazze gigliate e soprattutto di un contratto proposto a Bonetti e firmato il 6 luglio scorso, l’amministratore delegato viola avrebbe contattato l’Atletico Madrid facendo sentire la propria rabbia e cercando di convincere la società spagnola a ritirare l’offerta fatta alla calciatrice. L’Atletico Madrid, pur potendo portare la calciatrice a Madrid senza il consenso della Fiorentina secondo le regole attuali, ha invece fatto un passo indietro: niente Bonetti senza il benestare di Rocco Commisso.
Il benestare non c’è stato. Anzi, c’è stata la richiesta di lasciare a Firenze la calciatrice per non creare problemi alla Fiorentina. L’Atletico ha così mollato Tatiana, rimasta molto delusa dal mancato passaggio ad un club importante che le aveva offerto «il contratto della vita». Lei che aveva già preparato simbolicamente le valigie. Lei che aveva già annunciato ai proprietari della sua casa fiorentina che avrebbe lasciato Firenze, e quindi la sua casa. Lei che venerdì scorso, dopo l’allenamento, aveva salutato compagne e allenatore. Lei che, invece, ieri si è ritrovata ad allenarsi ancora con la maglia viola addosso, a dover chiedere scusa al gruppo e a dire: è tutto a posto.
FONTE: CORRIERE FIORENTINO