In Fiorentina c’è un gran tumulto negli ultimi mesi perché il campionato sta andando ampiamente al di sotto delle aspettative e in molti dei massimi dirigenti aspettano il momento giusto per la resa dei conti e cominciare a cambiare ciò che è andato storto. Potrebbe essere in bilico anche la posizione di Pantaleo Corvino che in società ha sempre potuto contare sul supporto di Diego Della Valle, ovvero il proprietario di tutta la società, mentre Andrea vorrebbe mettere in discussione anche lui alla luce di quanto fatto (o non fatto) in queste ultime stagioni. Corvino ha sbagliato tanti colpi di mercato spendendo soldi per giocatori che non sono mai stati protagonisti (9 milioni di euro per Saponara, 4,5 per Norgaard, 3,4 per Dabo giusto per fare alcuni esempi ma la lista sarebbe molto lunga).
Ma a fine aprile c’è una semifinale di Coppa Italia che obbliga tutti a rimanere in silenzio e a remare dalla stessa parte perché come dice giustamente Pioli, questa stagione può ancora essere storica per la Fiorentina. Pioli appunto, uno che a fine stagione andrà via da Firenze sia perché si è reso conto che qui più di tanto non si può fare sia perché la società non ha mai pensato di esercitare l’opzione per la terza stagione insieme e dunque alla fine di questa annata sarà addio almeno con l’allenatore.
Se con l’Atalanta dovesse andare male in Fiorentina partirebbe il tutti contro tutti con l’obiettivo di cambiare tante posizioni anche tra i dirigenti. L’ennesima rivoluzione interna potrebbe con sé anche tanti addii da parte di molti giocatori di questa rosa: Milenkovic, Biraghi, Veretout, Simeone e Chiesa possono partire con i primi tre ormai sicuri mentre su Federico tanto, se non tutto, dipenderà proprio dalla “nuova” Fiorentina.