Finisce al quarto posto nel salto con l’asta nella finale degli Euroindoor di Glasgow superando 5,65, poi arrendendosi a 5,75, in almeno un paio di tentativi alla misura quasi rinunciando a staccare, muscolarmente probabilmente affaticato. Per il fiorentino Claudio Stecchi la classica medaglia di legno, e se è vero che dopo il 5,80 di Clermont-Ferrand della settimana scorsa si poteva sperare in qualcosa di più, è anche vero che fino a qualche mese fa essere delusi per un 5,65 era pura utopia. Il fiorentino ha centrato una doppia missione: guadagnarsi la finale e giocarsela alla pari con i migliori, salendo peraltro in alcuni momenti virtualmente sul podio.
Podio che peraltro era a un passo, preso dallo svedese Melker Svard Jacobsson con 5,75. Per l’oro è stato derby polacco con Lisek argento s 5,85 e Pawel Woiciechowski che vince col primato personale portato a 5,90.
Il tutto nella serata in cui Gianmarco Tamberi si prende il suo primo titolo europeo, dopo aver già preso quello iridato, e soprattutto il primo alloro internazionale dopo il grave infortunio di due anni fa. Per Gimbo 2,32 superati, miglior misura europea dell’anno eguagliata. Poi i tentativi alke quote superiori non andati a buon fine (un errore a 2,34 e due errori a 2,36). Ma l’oro è in tasca.
La terza e ultima azzurra impegnata nelle finalI era Raphaela Lukudo, quinta nei 400 metri con il personale abbassato di mezzo secondo netto, a 52.48 (terza prestazione italiana di tutti i tempi). Oro alla svizzera Lea Spunger (51.61, mondiale stagionale), davanti alla belga Bolingo Mbongo (51.62), e all’olandese Lisanne De Witte (52.34).