Circa 120 tra operatori del settore, medici, istruttori e assistenti Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), dottori e laureandi in Scienze Motorie e Scienze dell’Educazione e semplici interessati alla materia, hanno riempito venerdì 25 gennaio l’Auditorium Unicoop di Sammontana a Montelupo Fiorentino per assistere al convegno nazionale sui metodi e i mezzi di intervento motorio ed educativo nella disabilità intellettiva e relazionale dal titolo “Una finestra aperta in un mondo sconosciuto”. Il convegno è stato promosso da Comitato Italiano Paralimpico, Comune di Montelupo Fiorentino, Fisdir, Azienda Usl Toscana Centro, Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, G. Di Vittorio Coop. Sociale Onlus e ACSI Atletica Sport Toscana con il patrocinio di Regione Toscana e Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese Valdelsa.
Il convegno è stato introdotto dal Sindaco di Montelupo Fiorentino Paolo Masetti e dalla lettura dei messaggi di saluto dell’on. Luca Lotti, ministro dello sport nella scorsa legislatura, e di Stefania Saccardi, assessore a Diritto alla Salute, Welfare, Integrazione Socio-Sanitaria e Sport della Regione Toscana.
La mattina il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Toscana dott. Massimo Porciani ha parlato del percorso dello sport paralimpico in Italia dalle origini fino alla costituzione del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), l’ente pubblico preposto alla sua promozione e regolamentazione. Delle discipline per la disabilità intellettiva e relazionale e del ruolo dello sport per le persone con questo tipo di disabilità ha parlato Marco Borzacchini, vicepresidente del CIP nazionale e Presidente della federazione sportiva preposta, la Fisdir. Dagli interventi, moderati dal giornalista Claudio Costagli, è emerso come l’evoluzione legislativa, sanitaria, educativa e sportiva renda sempre più protagonista la persona disabile intellettivo-relazionale e la sua crescita e integrazione all’interno della società.
Si è parlato poi di un’esperienza locale, quella della Dis-Ability Running, un progetto di ACSI Atletica Sport Toscana e Azienda Usl Toscana Centro nato nel 2015 come iniziativa promozionale, evolutosi fino all’organizzazione della prima edizione dei campionati regionali Fisdir di atletica leggera proprio a Montelupo: ne hanno parlato la Dott.ssa Ignazia Scibetta della USL Toscana Centro, Ilaria Marras, tecnico Fisdir dell’ACSI Atletica, le educatrici Matilde Vannucci e Lavinia Pavoni.
Testimonial della giornata è stata la campionessa europea e mondiale di atletica leggera con Sindrome di Down Nicole Orlando, che ha coinvolto la platea con il suo entusiasmo facendola ridere, emozionare e anche commuovere.
La sessione pomeridiana, condotta dal Prof. Salvatore Conte, referente scuola di CIP Toscana, è stato maggiormente dedicato agli aspetti psicopedagogici e tecnici con il direttore Dipartimento Salute Mentale Azienda ASL Toscana Centro dott. Giuliano Casu che ha evidenziato l’importanza dell’attività sportiva nelle persone con disabilità intellettivo relazionale, rimarcata dall’intervento del medico federale Fisdir dott.ssa Piera Marchettoni. Il Prof. Aldo Cappellini del dipartimento di Scienze Motorie dell’Università di Firenze ha trattato il tema della didattica dell’attività motoria preventiva e adattata, mentre la psicologa dello Sport dell’Università di Tor Vergata, nonché formatrice Fisdir, dott.ssa Daniela Sepio e Marco Peciarolo, responsabile del tecnico del settore nuoto Fisdir, anch’egli formatore, hanno trattato i temi dei metodi e della comunicazione con l’atleta disabile intellettivo. La neurofisiologa ricercatrice dell’Istituto di neuroscienze del CNR dott.ssa Maddalena Fabbri Destro e la neuropsichiatra referente autismo territorio ex-USL 11 Cinzia Pieraccini hanno parlato dello sport e della motricità nello spettro autistico. La neuropsichiatra infantile Azienda USL Toscana Centro Elide Ceragioli ha affrontato il tema dei disturbi comportamentali della disabilità in ambito sportivo.
Si è trattato del primo importante Convegno formativo Fisdir in Toscana, giunto a breve distanza dalla costituzione del Comitato Italiano Paralimpico in ente pubblico, avvenuta nella scorsa legislatura, un risultato fondamentale dal punto di vista sostanziale e culturale oltre che formale. L’alto profilo dei relatori di “Una finestra aperta in un mondo sconosciuto” ha consentito ai partecipanti di ottenere una preparazione adeguata e a 360 gradi, necessaria per far crescere sempre più sotto il profilo della professionalità un movimento paralimpico in grande sviluppo.