Fiorentina ai quarti di finale di Coppa Italia grazie soprattutto a un Chiesa sugli scudi e a uno strappo di Simeone che poi fortunatamente ha portato alla rete dello 0-1. Detto questo a guardar bene la prestazione dei viola non è stata particolarmente entusiasmante. Certo le attenuanti non mancano, dal campo alle gambe imballate al fatto di giocare in trasferta, ma i problemi soprattutto in attacco sono sembrati sempre i soliti.
Stavolta titolare c’era Muriel che come tutti i suoi predecessori (Simeone, Mirallas, Vlahovic) da prima punta ha fatto poco o nulla. E allora ecco che torniamo con uno dei cavalli di battaglia de L’Ora Gigliata: sarà mica colpa del modulo? In parte sì. Se il centravanti di turno ha sempre i soliti problemi significa che tutta la squadra non lavora abbastanza bene per permettergli di essere protagonista.
Tanto che a conti fatti dalla gara di ieri ne esce meglio il tanto criticato Giovanni Simeone rispetto a un Luis Muriel che purtroppo non ha avuto praticamente mai un pallone giocabile fronte alla porta. Dall’arrivo del colombiano auspichiamo una Fiorentina capace di poter giocare con entrambi i suoi attaccanti perché il modulo lo permette, basta avere un po’ più di coraggio. Muriel può tranquillamente giocare nel ruolo che in queste gare è di Mirallas, ovvero finto esterno che si accentra molto e magari in fase difensiva rientra un po’ meno.
Se invece si continuerà sempre sulla stessa via allora non meravigliamoci troppo né dei problemi di Simeone né delle difficoltà di Muriel. Intanto però prendiamoci la qualificazione in Coppa Italia e mettiamo a referto la vittoria nella prima gara dell’anno, non era né facile né scontato.