La sconfitta contro la Juventus – arrivata certo come da pronostico, ma per come è maturata – rende la sfida della Fiorentina di domenica alle 12.30 col Sassuolo partita chiave della stagione.
Per prima cosa in termini di stretta classifica: una sconfitta farebbe piombare la squadra di Pioli davvero irrimediabilmente lontana dalle posizioni in lizza per l’Europa e l’avvicinerebbe alle zone pericolanti della graduatoria.
E poi c’è l’aspetto psicologico e di ambiente: la Fiorentina non vince da settembre, è reduce da una serie infinita di deludenti pareggi consecutivi, spesso subiti in rimonta. In più con la Juventus non c’è stata la garra, non c’è stata volitività, in una gara giocata a ritmi da allenamento infrasettimanale, a parte il dettaglio della pesante sconfitta.
Tutto questo non è piaciuto ai tifosi e ci si poteva aspettare in settimana un colpo forte da parte della proprietà. Che non ha fatto sentire, almeno all’esterno, nessuna voce. La visita del patron Andrea Della Valle oggi alla squadra sa molto di routine e poco di straordinario.
Quel che è certo è che la gara dell’ora di pranzo di domenica non deve andare …. di traverso ai tifosi. Non solo nel risultato ma anche e soprattutto per l’atteggiamento.
Si è parlato in settimana di cambio di sistema di gioco, di spostamenti di pedine… ma quello che più conta è vedere 11 giocatori che lottano davvero. Solo questo potrà riconciliare i tifosi.
Per di più i viola non sembrano avere tra le seconde linee molte risorse in organico che possano essere utili alla causa. E la statistica è lì che lo dimostra se è vero come è vero che nessuna rete è arrivata fino ad oggi da giocatori subentranti a partita in corso, nella graduatoria comandata dal Napoli con 8 reti trovate dai panchinari.