Di Paolo Caselli
Il calcio puo’ riservare sorprese, spesso lo fa, ma non sempre.
Stasera al “Franchi” una Juventus a marce ridotte, in surplace, con disinvoltura asfalta una Fiorentina del vorrei, ma non posso.
Troppa differenza qualitativa, troppa differenza nella rosa, troppa differenza di peso fisico e classe calcistica.
Determinata e quasi irriverente nella sua superiorità la squadra bianconera, i viola ci hanno provato, voglia tanta, capacità poche, Simeone ha la palla del pareggio, ma con convinto che se anche il Cholito avesse realizzato l’1-1 la Juventus avrebbe vinto ugualmente.
A questo punto del campionato i numeri dicono che la Fiorentina non punge, anzi realizza solo 4 gol in 7 partite, il tridente non punge, anzi.. .
Sta a Pioli cercare una soluzione, il campionato dice che i viola si preparano ad un campionato di una indifferenza assoluta, Diego Della Valle ha detto che per lui la Fiorentina è un passatempo per le domeniche di pioggia, ecco per noi e per i tifosi fiorentini No, assolutamente.
Sul banco degli imputati per questa partita, ma non solo per questa, che poi è stata la migliore da settembre ad oggi, salgono Pioli, si, Simeone si, ma soprattutto Corvino e la sua campagna prestiti, ma in primis la proprietà che ha depauperato la squadra che non più tardi di due anni fa sconfiggeva 2-1 proprio i bianconeri.
Spiegazioni plausibili non ne avremo, scalate di specchi sicure, intanto la Fiorentina scende dell’anonimato di una domenica di pioggia.