La gara di Frosinone si porta con sé un’immagine chiara. Ancora più del gol subito da Pinamonti che ha inchiodato la Fiorentina sul quarto 1-1 consecutivo. Ci riferiamo all’inquadratura televisiva al momento della sostituzione di Simeone. Il Cholito pare nervoso, non con Pioli ma con se stesso, poi si siede in panchina e quello che sembrava è diventato certezza. Un pugno, poi un altro ancora. La malcapitata poltroncina che compone la panchina ospite del ‘Benito Stirpe’ ha subito le ire del centravanti viola.
Mancavano pochi minuti al fischio finale. La Fiorentina era in vantaggio per 1-0. Pioli ha deciso di richiamare il Cholito in panchina per affidarsi alla corsa ed alla freschezza di Vlahovic per tenere qualche pallone nella metà campo avversaria. A conti fatti, esperimento fallito, ma non certo per colpa del giovanissimo attaccante serbo.
Dicevamo di quell’immagine, eloquente. Con Simeone visibilmente contratto anche nelle espressioni del viso. Arrabbiato, perché pure contro una neopromossa ha fatto tanta fatica a giocare qualche pallone. Un’occasione nel primo tempo – ha avuto solo quella – ha esaltato il riflesso di piede di Sportiello. Poi più nulla. E ieri sera è parso anche giù di corda fisicamente.
Ma quell’immagine non rappresenta solo il momento del diretto interessato, ma quello di tutta la Fiorentina, che non vince ormai dal 30 settembre contro l’Atalanta e nel mezzo sono state giocate ben otto partite. Una sfilza troppo lunga, inaccettabile, per chi ancora nutre sogni europei.