In vista della partita di sabato sera alle 20.30, FirenzeViolaSuperSport Live ha intervistato Luca Giordano, autore di “Segnare il Tempo – Torino” (Urbone Publishing).
Che squadra è il Toro?
“Il Toro di quest’anno rischia di essere l’ennesima incompiuta; in estate si sono mantenuti i pezzi pregiati e si è fatta un’ottima campagna acquisti, ma alcune scelte sembrano essere state fatte in ritardo o in opposizione al sistema di gioco di Mazzarri. Questo ovviamente sta influendo sull’organizzazione di gioco abbastanza confusionario. Izzo ha dato certezze al sistema difensivo e Meitè centimetri e qualità a un centrocampo fino allo scorso anno piuttosto leggerino. I problemi continuano a essere sulle ali complici alcuni infortuni e in attacco dove Belotti non è nemmeno lontano parente di quello che conoscevamo e dove la sua convivenza con Zaza è ancora una chimera. Nonostante non manchino qualità evidenti in questa squadra, da anni non avevamo una rosa così ricca e piena di buoni giocatori, il problema sta nella mentalità. Solo Nkoulou o Lago non hanno sbagliato una partita mentre la squadra nel suo complesso non è mai riuscita a tenere una continuità lungo tutta la partita”.
Un giudizio sull’andamento del campionato?
“Le prime partite abbiamo giocato solo il secondo tempo con l’ottima rimonta contro l’Inter mentre nelle ultime solo il primo con il black out imbarazzante contro il Bologna. Con quei due punti e con quelli del Var persi nelle prime giornate saremmo potuti essere quinti e invece ci troviamo invischiati come al solito al centro classifica da cui sarà difficile uscire continuando ad andare in bambola almeno quindici minuti a partita”.
Che cosa aspettarsi, dunque, dalle prossime partite?
“Dopo un’introduzione così negativa potrei sembrare quasi bipolare a dire di essere ottimista, cosa per noi granata anche piuttosto difficile, ma credo che Mazzarri troverà la quadra e che Belotti tornerà il Belotti che abbiamo amato alla follia e che tutti quanti ritroveranno la mentalità giusta, almeno me lo auguro”.