Alla Conquistadores Cup di mountain bike disputata a Porto Azzurro sulla distanza di 60 chilometri e quasi 2200 metri di dislivello e giunta alla terza edizione organizzata dalla ASD Longone Bike, con il supporto della Pro Loco di Porto Azzurro, ancora una doppietta in campo maschile per il team pratese della Soudal-Lee Cougan Racing Team. Daniele Mensi vince ancora, una settimana dopo la Granfondo del Brunello e della Val d’Orcia, mentre Luca Ronchi è secondo, battendo in volata Juri Ragnoli della scott Racing Team che si era portato in testa nelle fasi iniziali della gara.
L’evento prevedeva la partenza da piazza Matteotti a Porto Azzurro, per completare un giro da ripetere due volte di poco meno di trenta chilometri. C’era anche un premio speciale per il tratto cronometrato della cronoscalata di Monserrato, un un single track nel bosco di 1110 metri che porta dalla vallata verso il Monte della Croce. E proprio qui Mensi ha sferrato il suo attacco decisivo nel primo passaggio dei due giri, per poi mantenere il vantaggio e chiudere in 2 ore 30’58”.
Quarto posto e primo degli atleti dell’Isola D’Elba tanto da fregiarsi del titolo di Campione elbano 2018 Matteo Spinetti, con un tempo di 2.46.51.
Tra le donne ancora una vittoria per la grossetana Maria Cristina Nisi (Team Bike Innovation-Focus), campionessa italiana marathon 2017, alla sua 14esima vittoria stagionale con un tempo di 3.07.14 (undicesima posizione assoluta). Seconda la campionessa italiana XCO Marika Tovo (Team Rudy Project – XCR). Terza la bergamasca Simona Mazzucotelli (G.S. Massì Supermercati).
“Siamo orgogliosi di chiudere la stagione con questi successi – sottolinea il team manager pratese della Soudal, Stefano Gonzi – Quest’anno avevamo altri obiettivi, purtroppo considerando tutta la sfortuna che abbiamo dovuto affrontare, solo nel finale abbiamo potuto esprimerci ai livelli che ci competono. Direi che è stata una stagione un po’ strana, eravamo partiti con aspettative molto alte, sapevamo di avere tutti i mezzi a disposizione per poter lottare con i primi, ma per un motivo o per l’altro ci siamo riusciti meno del previsto. Anche se in generale le otto vittorie conquistate e le numerose ottime performance ottenute in Europa ci fanno considerare il 2018 un’annata con più alti che bassi”.