Due gol in sette partite, l’ultimo il 19 settembre a Bergamo. Poco per un centravanti e per il finalizzatore dell’azione della Fiorentina. Certo di palloni non ne arrivano tanti ma Giovanni Simeone almeno un paio di occasioni a partite le ha, ma spesso non riesce a concretizzarle.
Perché? La risposta è facile, quando corri per tre, pressando chiunque e senza sosta è chiaro che poi sul più bello tu possa essere poco lucido. Insomma Simeone a volte deve ricordarsi di essere un attaccante da gol e un centrocampista da corsa.
Il Cholito deve trovare l’equilibrio tra generosità e cinismo, solo così potrà essere più fresco e lucido e sotto porta e trovare anche la via del gol con più continuità. A Roma contro la Lazio sarà un’altra partita non facile, rognosa e molto fisica. Simeone darà battaglia, non ci sono dubbi, sperando che possa anche ritrovare la via del gol.