di Filippo Razzolini
Quella di ieri è stata una giornata complessivamente piuttosto positiva per i tennisti italiani impegnati in giro per il mondo. All’ATP 250 di San Pietroburgo Matteo Berrettini ha dovuto arrendersi in 3 set a Denis Shapovalov, ma la partita è durata sostanzialmente soltanto due frazioni. Dopo un primo set intenso, Berrettini, avanti 5-3 al tie break, si fa rimontare e battere 8-6 da Shapovalov che conquista il set 8-6. Il giovane romano è bravo a rimanere attaccato alla partita, e vince il secondo set per 6-4, conquistando il decisivo break avanti 5-4. Il terzo set è però caratterizzato dal totale dominio del tennista canadese classe ’99 Denis Shapovalov: il giovanissimo talento nato in Israele annichilisce Berrettini col punteggio di 6-0, vola ai quarti e se la vedrà con Martin Klizan in una sfida tutta mancina. Berrettini ha potuto però rifarsi nel pomeriggio; impegnato nel doppio assieme a Fognini ha infatti conquistato le semifinali battendo nettamente in 2 set la coppia composta da Paes e Reyes-Varela con il punteggio di 7-6/6-3. I due italiani ora attendono i vincenti dell’incontro tra Donskoy/Khachanov e Mirnyi/Oswald. Conquista i quarti di finale Marco Cecchinato, che riesce a battere un top 100 come Lukas Lacko in 2 set (7-5/7-6) mettendo fine ad una striscia negativa di ben 5 sconfitte consecutive. Oggi il siciliano classe ’92 affronterà Bautista: partita non facile ma Cecchinato ha dimostrato di stare bene ed ha le carte in regole per poter conquistare la semifinale. Infine, grande vittoria per Camila Giorgi a Tokyo contro Caroline Wozniacki. La tennista marchigiana batte in tre set la danese numero 2 del mondo e oggi affronterà Viktoria Azarenka ai quarti di finale. La Giorgi domina il primo set chiudendo 6-2, subisce il ritorno della Wozniacki nel secondo perdendo la frazione con lo stesso punteggio ma non si scompone e vince 6-4 il terzo set, giocando un grande tennis che mette completamente in crisi la campionessa scandinava. Azarenka è ora un ostacolo difficile da superare, ma Camila Giorgi ha dimostrato di potersela giocare praticamente contro ogni avversaria e che il suo limite maggiore è sempre stato rappresentato dalla mancanza di continuità, non certo dalla mancanza di talento e varietà di colpi.