Calcio viola di Lunedi….pensieri in libertà…
QUANTO E’ BELLA GIOVINEZZA….
Di Alessandro “Coppins” Coppini
Firenze- …Che si fugge tuttavia! Chi vuoi esser lieto sia: di domani non c’è certezza. Sembra scritta apposta per la Fiorentina questa strofa del “Trionfo di Bacco ed Arianna” di Lorenzo il Magnifico. Non solo per la partita di ieri ma per l’intera stagione appena iniziata. Stravince 6 a 1 la squadra viola, e la partita è l’elogio della gioventù. C’è l’incoscienza di Milenkovic che tenta senza pensarci un attimo l’incredibile e lo realizza con un missile da 20 metri. C’è la freschezza di una condizione atletica straripante, e si vede con chiarezza anche il divertimento di chi gioca. Per quanto riguarda i singoli, tra i vecchi emerge Benassi, ieri sera il “todocampista” che tutti vorremmo soprattutto per gli inserimenti, si conferma in crescita costante Milenkovic anche in un ruolo non suo (ma sarà questo tutto l’anno), appare il solito lottatore Simeone, Chiesa va a strappi ma quando lo fa è devastante, e appare trasformato anche Eysseric. Ma sono i nuovi ad intrigare, soprattutto Edinilson e Gerson. Il primo per fattezze e modo di muoversi sembra un incrocio tra Pogba e Papa Waigo, e cerca spesso gli esterni con fiondate di 30 metri. Gerson è più raffinato (elegantissima l’azione dell’assist del 4 a 0) ma seppur in modo diverso cerca anche lui la verticalizzazione. Eccola la novità più evidente di quest’anno, meno possesso e più ricerca della profondità, sia rasoterra che col lancio lungo. Naturalmente è superfluo ricordare che siamo appena alla prima, che non c’è da esaltarsi, ma per ora c’è da esser lieti: nessuna certezza del domani, ma questo vuol dire che lo stesso potrebbe anche essere divertente e positivo, se si considera che devono entrare in squadra due giocatori cardine come Veretout e Pjaca. Insomma preoccupa solo la spaccatura evidente nel tifo. Lo striscione ironico (“Benvenuto presidente con tanto di faccine ridenti) conferma che la contestazione è ormai “organizzata” e portata avanti in modo totalmente staccato da quanto si vede in campo. La parte più giovane dello stadio e che perciò dovrebbe essere più simile alla propria squadra per leggerezza, allegria ed entusiasmo si dimostra invece più somigliante a un vecchio brontolone al quale non va mai bene nulla…. PS a proposito di tifo, torno a ripetermi: perché la società non si fa sentire sul coro vergognosamente blasfemo che la curva intona a lungo in ogni partita? Non vedo nessuna differenza con le discriminazioni razziali o le manifestazioni di antisemitismo, e mi sorprende che nessun giornalista, nessun sito internet, nessun opinionista ne faccia cenno: misteri della comunicazione….