Calcio delusione il giorno dopo….Milan assolto con un Ex Presidente indagato ed il nuovo attualmente sotto processo…
MILAN: DA UN YONG GONG LI ” FUGGITIVO” AD UN PAOLO SCARONI ARRESTATO, CONDANNATO, “TANGENTATO ” ED ATTUALMENTE SOTTO PROCESSO: MOLTO MEGLIO SILVIO BERLUSCONI !!!! CHE SCHIFOOOOOOOOOOOO VOMITO !!!!!!!!
Il nuovo Milan riparte da lui. Il nuovo presidente!! E che cavolo !!!!
Paolo Scaroni nuovo Presidente del Milan dal “curriculum..cristalino” CHE VERGOGNA ASSOLUTA !!!
Milano- Non si placa l’onda Tas da Losanna. Il giorno dopo la riammissione rossonera in Europa con pur il “rimando” del Club rossonero all’Uefa per determinare una “GIUSTA PUNIZIONE” per aver comunque aggirato per 4 anni prima e negli ultimi 2 il ” Fair Play finanziario” con “quasi al contempo” l’iscrizione dell’ancora Presidente, il “fuggiasco-fantasma” YongGongLi nel registro degli indagati per “mancate comunicazioni finnziarie, oggi il Milan annuncia la nomima a Presidente che è stata ufficializzata in giornata di Paolo Scaroni, eccovi il suo “attuale pedigree”.
Scaroni risulta essere stato arrestato nel 1992 in merito all’inchiesta giudiziaria di Mani Pulite; nel 1996 ha patteggiato un anno e 4 mesi per tangenti di svariate centinaia di milioni di lire italiane, versate al Partito Socialista Italiano per appalti Enel.
Nel 2006 viene processato dal tribunale di Adria, in qualità di amministratore delegato dell’Enel all’epoca dei fatti, per aver inquinato il territorio del delta del Po con la Centrale di Porto Tolle. Viene successivamente condannato ad un mese di reclusione, a titolo colposo, pena che viene convertita in un’ammenda di 1 140 euro. Nel marzo del 2009, la Corte d’Appello di Venezia ha assolto Scaroni dai reati attribuiti, annullando la precedente sentenza di primo grado.
Nel 2011 “La Cassazione ha ribaltato la sentenza della Corte d’Appello di Venezia: secondo quanto si è appreso sarebbe prevalsa la linea dura per cui sarebbe stata riconosciuta la responsabilità penale (ma i reati tuttavia nel frattempo si sono prescritti) sia dei direttori di centrale sia degli amministratori delegati di Enel”.
Il 7 febbraio 2013 viene iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Milano per corruzione internazionale: il caso riguarda una presunta tangente da 198 milioni di euro pagata ad esponenti del governo algerino per favorire la controllata Saipem e la stessa Eni in appalti da 11 miliardi di dollari. Il 2 novembre 2015 viene assolto per mancanza di prove.
Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione annulla l’assoluzione di Paolo Scaroni e ENI. Il processo per la presunta maxi-tangente è attualmente in corso davanti al Tribunale di Milano nei confronti di Scaroni, ENI, Saipem e altri sette imputati.