Stefano Pioli dalla Sala Stampa del ” Luigi Ferraris” di Genova
I cambi sono stati decisivi?
“Dovrebbe essere così , perchè i cambi spesso sono decisivi. Oggi lo sono stati in positivo. E’ stata una vittoria difficile,ma per la mia squadra ancor più degno di merito. Il fatto di non aver ceduto alle difficoltà è stata la nostra forza”.
In che cosa è migliorato Biraghi?
“Al primo colloquio a Firenze mi ha detto che era bravo ad attaccare ma non a difendere. mi son detto, non ci siamo. Il nostro merito migliore è stato di credere nel nostro lavoro e lui è cresciuto tanto come tutti”.
Oggi è stata la sintesi della stagione viola.
“Ogni squadra ha le sue qualità e i suoi limiti e noi stiamo lavorando per superarli. La gioventù ci da tanto ma anche delle ingenuità ma noi abbiamo un cuore che ci permette di uscire dal campo dopo aver dato il massimo. Oggi era facile per tutti abbattersi dopo essere stati raggiunti ma i ragazzi ci hanno creduto. Dobbiamo continuare così”.
Cosa ha detto alla fine a Badelj nel bellissimo abbraccio finale?
“Milan era ammonito, loro giocavano molto fra le linee e il fatto di non poter intervenire credevo fosse un problema per noi. Appena l’ho cambiato abbiamo preso due gol e gli ho detto alla fine che è andata bene così”.
L’ ingresso di Dabo?
“E’ entrato bene. Mi fa dannare in allenamento perchè deve capire meglio certe situazioni ma ha generosità e caratteristiche che altri centrocampisti non hanno. Sono contento per come è entrato in campo e che abbia segnato”.
Il blackout?
“A volte succede. Ci siamo fatti infilare due volte sul nostro centro-sinistra ma ci sono anche gli avversari. Giocare a calcio significa anche sbagliare e noi dobbiamo farlo il meno possibile. Non conta niente quello che abbiamo fatto oggi ma conta la prossima per far sì che l’ultima partita a San Siro ci si giochi ancora qualcosa di importante. Volevo, infine, ringraziare i nostri tifosi che erano qui ma soprattutto quelli che erano sempre presenti da Moena. I miei giocatori meritano di trovare uno stadio pieno”