I gladiatori hanno la maglia azzurra di Santa Croce è il cuore viola di Firenze. La Fiorentina scrive a Roma, uno dei campi tradizionalmente più ostici, una pagina di storia, incidendo la sesta tacca sulla colt ancora fumante. Chievo, Benevento, Torino, Crotone, Udinese e, ora, anche la Roma, prima squadra dei piani alti a cadere sotto i colpi della “banda Pioli”. La prestazione dei singoli, presi uno per uno, non è esaltante: quella del gruppo invece sì. Il muotuo soccorso che i giocatori viola si danno in campo è ammirevole al limite del commovente. La consapevolezza di essere responsabili in solido di ogni azione, difensiva o offensiva, è instillata con meticolosità nell’atteggiamento dei giocatori. La Roma abbaia ma non morde. Arremba ma rimbalza. Prova ad aggirare la linea Maginot creata dai viola a centrocampo, come fecero i tedeschi nella Seconda guerra ondiale passando dal Belgio, ma Biraghi e Laurini, seppur con qualche affanno, non concedono il pass. E’ la vittoria della volontà, dell’umiltà e della sofferenza.
Sportiello 7,5 – Una presa a saponetta che illude la Roma. Da quel momento chiude la porta a doppia mandata.
Laurini 6,5 – Fronteggia El Shaaravy senza farsi impressionare dal debito in centimetri. Un piccolo pitbull.
Pezzella 7,5 – Si impegna in continui corpo a corpo con Dzeko. Ne escono scintille che lo esaltano.
Hugo 7 – Nel mezzo non si passa. Un’unica disattenzione: Schick lo brucia ma la traversa gli dà una mano.
Biraghi 6 – I cross pro Roma arrivano tutti dalla zona di Bruuno Peres che non riesce ad arginare con efficacia. Si danna l’anima in copertura perché davanti è impossibile andare.
Dabo 6,5 – Insieme a Veretout forma una linea Maginot impenetrabile. Talvolta eccessivamente compassato, ma il suo peso specifico si sente.
Veretout 6,5 – Gioca più centrale per creare ostacolo ala manovra della Roma. Un frangiflutti rassicurante.
Benassi 7 – Tocco felpato e malandrino che uccella Allison.
Eysseric 6 – Partita con poco spazio per la fantasia; prova a dare una mano al centrocampo tralasciando la fase offensiva, ma il suo contributo alla causa è minimo.
Saponara 7 – Un’intuizione, un tocco e si materializzano le condizioni per il vantaggio.
Simeone 8 – Fazio lo sbilancia, Peres lo rimette in carreggiata: lui ringrazia e fila in rete. Gol di caparbietà e fortuna. Ma, si sa, la fortuna aiuta gli audaci.
Gil Dias 6 – Niente insufficienze in una trasferta gloriosa e vittoriosa, ma che tentazione…
Milenkovic 6,5 – Il suo ingresso consolida il bunker viola.
Falcinelli sv –
Pioli 9 – Sei vittorie consecutive come non accadeva da quando l’Italia viveva il boom economico e tra Usa e Urss era in atto la guerra fredda. Aggiornata la storia della Fiorentina. I singoli hanno dei limiti, il gruppo no. Ha creato un amalgama che appare indistruttibile. Applausi.
Arbitro Fabbri & C. 7 – Valuta tutto con equilibrio e omogeneità di giudizio. Forse 6 minuti di recupero sono un po’ troppi, ma è un dettaglio.
Commento Sky Caressa-Bergomi 6,5 – La partita è vibrante, i duelli esaltanti. Basta non eccedere e il racconto viene da sè.