Cagliari- Ci voleva una scarpata di Babacar per buttare in porta la palla. A niente sono serviti alcuni cross al bacio predisposti da Chiesa, nessun “falco” da area di rigore ne ha approfittato. Continua il festival del tiro sbilenco. Di solito alla “viva il parroco” si definisco i rinvii fatti senza una destinazione pensata, nella Fiorentina questa particolare tecnica da oratorio o giardino pubblico è applicata in modo pervicace da chi punta la porta avversaria. Il gol sul finale dà ai viola una vittoria meritata per la mole di gioco, ma che sembrava destinata a sfuggire per imprecisione come contro il Genoa. Tenere in pugno la partita e poi trovarsi con un pugno di mosche avrebbe intristito il Natale dei tifosi. Invece… finché c’è Baba c’è speranza.
Auguri a tutti i lettori di Viola, amore e fantasia di un sereno Natale. La Coppa Italia è già alle porte.
Sportiello sv – La difesa tiene i pericoli fuori dalla sua area di rigore, solo piegamenti per raccattare qualche pallone finito sul fondo.
Hugo 7 – A suo agio nel ruolo di centrale difensivo. Svetta sui palloni alti, chiude con determinazione nei duelli corpo a corpo.
Milenkovic 6,5 – Buttato per la prima volta nella mischia risponde con una prestazione attenta e concreta.
Astori 7 – Cancella Pavoletti e al tempo stesso opera da regista arretrato. Le azioni viola partono tutte dal suo piede.
Biraghi 6 – Un po’ in disparte per lunghi tratti della gara.
Badelj 6 – Orchestra il pressing alto della squadra che permette un veloce recupero della palla. Poi prende un colpo è va in tilt sbagliando a ripetzione fino alla sostituzione.
Veretout 6,5 – Frulla come una trottola azzardando qualche giocata pirotecnica.
Benassi 4 – Un’ombra sul campo. Prova il tiro ma quando parte dei suoi piedi il pallone pare sia di piombo tanto rallenta la corsa.
Thereau 5 – Arretra, recupera palla e imposta. Qualche buono scambio con i compagni. Ma l’autonomia è limitata al primo tempo.
Chiesa 7 – L’unico che tira da ogni posizione, magari con eccesso di foga o di egoismo, ma senza mai nascondersi. Sforna cross caldi che profumano di gol ma nessuno li azzanna. Non passa un pallone invitate a Benassi? Vero, ma il Benassi di oggi si meritava un passaggio?
Simeone 5 – Come centrocampista aggiunto non è male nel recuperare palloni. Peccato che non tiri in porta da 180 minuti, un’eternità per un centravanti. Forse un po’ di panca gli farebbe bene per riflettere su quale sia il suo vero ruolo.
Babacar 7 – Veni, vidi, vici (come Giulio Cesare dopo la rapida vittoria su Farnace). Un tocco, un gol e tre punti. Averne…
Sanchez 6 – Qualche minuto da difensore poi a centrocampo: non fa danni, è già qualcosa.
Laurini 5 – Entra a freddo nei convulsi minuti finali ed è dalla sua parte che il Cagliari trova l’unica azione pericolosa di tutta la gara.
Pioli 7 – Sulla scacchiera della Sardegna Arena muove la torre (Babacar) e vince. Azzarda per necessità la difesa a tre che tiene i pericoli a distanza di sicurezza da Sportiello, mai impegnato. La squadra non ha cali di intensità, costruisce molto ma conclude poco e male, in continuità con quanto visto contro il Genoa. Ogni tiro dei viola è un attentato al traffico aereo. Collimatori da riguardare.
Arbitro Dibello & C. 6,5 – Sorvola su alcune entrate al limite ma in maniera equanime, ne guadagna il gioco anche se un pubblico di babbei non gradisce e fischia ogni sua decisione. Il Var lo coadiuva nell’ovvia espulsione di Joao Pedro.
Commento Sky Marinozzi 6,5 – Illustra la partita con olimpico distacco, senza enfasi artificiale. Marocchi 6 – Completa la telecronaca con inserti tecnici non campati in aria, eccessivamente prolisso in alcune circostanze