Tanta Italia tra le corsie della sessione pomeridiana della quarta giornata dei campionati europei in vasca corta, in svolgimento alla Royal Arena di Copenhagen. Seguono i risultati degli azzurri.
Prima finale della carriera e prima medaglia per Ilaria Cusinato (Fiamme Oro / Team Veneto), che nuota i 200 misti con la saggezza dei predestinati. La 18enne di Cittadella – che si allena al centro federale di Ostia con il responsabile tecnico Stefano Morini, studia cinese e portoghese ed è attesa dalla maturità – conquista la medaglia di bronzo in 2’08″19 (28″46 – 32″91 – 36″54 – 30″28), migliore prestazione italiana in tessuto (prec. 2’08″38 di Francesca Segat a Doha il 18 ottobre 2010) ed 86 centesimi in meno al personale di 2’09″05 che risaliva all’11 agosto scorso, stabilito nella tappa di coppa del mondo di Eindhoven. Già autrice del personale nelle semifinali dei 100 misti in 1’00″38, Cusinato potrebbe essere la rivelazione futura della distanza senza, ovviamente, considerare Iron Lady Katinka Hosszu, che vince in 2’04″43, quinto oro nella rassegna, quarto consecutivo nella distanza dal 2012 nonché 15esimo ai campionati europei in vasca corta. Al secondo posto l’altra magiara Evelyn Verraszto in 2’08″09, con un decimo di vantaggio sull’azzurra. “Sono felicissima. Ancora non ci credo – racconta entusista Cusinato – Mentre nuotavo pensavo a tutto quello che mi aveva detto l’allenatore per stare dov’ero. Sono arrivata allo stile libero che ne avevo ancora un po’ e ho cercato di mantenere la posizione da podio. Ringrazio la Federazione per l’opportunità che mi dà al centro federale di Ostia e il sostegno quotidiano. E’ davvero una medaglia bellissima”, nonché la terza italiana dopo l’oro e l’argento conquistati da Segat rispettivamente a Fiume nel 2008 e Istanbul nel 2009.
Bella prestazione di Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle / Insubrika) nei 100 rana. La 20enne varesina di Busto Arsizio, allenata dal tecnico federale Gianni Leoni – è per 80 metri sul podio che scivola via nei colpi finali. Termina al quarto posto col record italiano di 1’05″00 a 20 centesimi dal bronzo conquistato dala spagnola Jessica Vall Montero, 37 centesimi in meno delle semifinali, ben 47 dal precedente personale del 2016 e 28 dal vecchio record che Lisa Fissneider aveva stabilito agli europei di Herning il 15 dicembre 2013. Le prime due posizioni sono delle stesse protagoniste dei 50. S’impone la lituana Ruta Meilutyte – che tra 50 e 100 rana ha vinto tutto in carriera tranne l’oro mondiale nei 50 in vasca lunga (argento nel 2013) – col tempo di 1’03″79. Argento alla finlandese Jenna Laukkanen – oro nei 50 e 100 a Netanya nel 2013 – in 1’04″25. “Sono contenta perché c’ho provato fino alla fine – racconta Castiglioni – In acqua mi sentivo bene. Mi è mancato giusto il finale. Non ho nulla da recriminare. Sono anche molto soddisfatta per i record italiani stabiliti nei 50 (30″01, ndr) e nei 100. Peccato per quei uno/due centesimi che non mi hanno permesso di buttare giù due muri importanti. Ci riproverò”.
Le semifinali si aprono male, ma proseguono bene. Si conferma protagonista Luca Dotto (Carabinieri / Larus Nuoto), gia d’argento con la 4×50 stile libero e bronzo nei 50 dove ha limato quattro volte il personale fino al 20″78. Il 27enne allenato a Roma dal tecnico federale Claudio Rossetto si conferma leader dopo le semifinali in 46″82, un centesimo in più di quanto nuotato nelle batterie, a 14 centesimi dal personale imbattuto da sette anni. Lo sprinter di Caposampiero – bronzo nei 100 a Eindhoven nel 2010 – sembra pronto per prendere il testimone da Marco Orsi, primatista italiano, campione uscente e bronzo a Chartres nel 2013, eliminato al primo turno. Dietro di lui il belga Pieter Timmers (46″84) e il britannico Duncan Scott (46″92) che sembrano gli avversari più pericolosi. Non ce la fa Lorenzo Zazzeri (Esercito / FlorentiaNuotoClub), che esce col nono tempo di 47″29, due centesimi di troppo rispetto all’ultimo pass.
Nei 100 misti ritorna in vasca Marco Orsi (Fiamme Oro Roma / Uisp Bologna) e riscatta l’eliminazione nello stile libero col record italiano e secondo tempo delle semifinali in 52″10, due centesimi in meno del primato che aveva realizzato il primo dicembre scorso ai campionati italiani di Riccione. Bel colpo anche di Simone Geni (Uisp Bologna) che supera il turno col sesto tempo di 52″74, stesso tempo delle batterie, ovvero primato personale. Sotto al muro dei 52 secondi va solo il campione in carica, il russo Sergei Fesikov in 51″45.
In precedenza nei 50 dorso Silvia Scalia (CC Aniene) migliora il personale di un centesimo in 26″83, ma non basta per accedere alla finale il dodicesimo posto. Eliminata anche Elena Di Liddo in 27″28, sedicesimo tempo. Fuori anche i delfini mai visti, autori della storica doppietta sulle quattro vasche. Il campione europeo Matteo Rivolta (Fiamme Oro), peraltro argento a Netanya nel 2015, nuota i 50 in 22″90, dodicesimo crono complessivo. Eliminato pure il vice campione europeo Piero Codia (Esercito / CC Aniene), autore del personale in 22″84 (prec. 22″87), a un centesimo dal record italiano di Rivolta ma quattro di troppo per l’ottavo posto, nonché ultimo per passare il turno.