Otto partite, zero punti. Il battesimo in Serie A per il Benevento è stato il peggiore possibile e adesso il bisogno di punti per muovere finalmente la classifica è disperato. Domenica un altro banco di prova non facile: allo stadio “Vigorito” arriva la Fiorentina di Pioli, reduce dal convincente successo contro l’Udinese. Marco Baroni però, intervenuto in conferenza stampa, vuole che la squadra si focalizzi su se stessa e infonde fiducia nei suoi giocatori: “Siamo consapevoli della situazione, ce ne rendiamo conto e guardiamo la classifica. Per questo abbiamo bisogno davvero di tutto, a partire dal pubblico. Dobbiamo avere fiducia nel poter fare risultato, la cosa che ci sta mancando di più. Lo possiamo conseguire credendoci e avendo coraggio: questo è quello che ci serve in questo momento. Viviamo di emozioni e siamo rimasti ancora a quell’esultanza che poi ci è stata negata contro il Bologna. Dobbiamo sentire il desiderio di tornare a farlo, facendo una partita di sacrificio e veemenza, ma anche di attenzione”.
“Ieri ho fatto un’analisi – prosegue Baroni – e a parte le partite contro Napoli, Roma e Crotone abbiamo sempre perso con un solo gol di scarto. Sono le stesse partite in cui si poteva, anzi meritavamo, raccogliere di più. Sarà fondamentale recuperare alcuni giocatori, ma ancora di più non smettere di crederci: da questa situazione non si esce con il vittimismo o con la paura di non farcela. Dobbiamo rilanciare e trasformare le difficoltà in opportunità. La Fiorentina? Pericolosa e in crescita, ma dobbiamo guardare a noi. È importante come noi andiamo in campo, occorreranno ritmo, pressione, convinzione, tutte componenti che possono permetterci di fare risultato”. Un problema per il Benevento è stata la poca incisività del reparto avanzato: “In questo siamo stati condizionati da assenze importanti come quelle di Ciciretti e D’Alessandro. Iemmello però sta crescendo, a Verona si è mosso bene. Cosa migliorare a livello tattico? Non dobbiamo limitarci a portare la palla bene fino ai 20 metri, dobbiamo poi essere più determinati. Da quando giochiamo con il 4-3-3 occupiamo meno l’area, bisogna riprendere a farlo. L’emergenza in difesa? La mancanza di Antei ci penalizza, ma dobbiamo saper sopperire”.