«Noi come Udinese dobbiamo giocare da squadra e mi aspetto di rivedere all’opera la squadra che ha dato battaglia alla Sampdoria per cento minuti».
È questa la linea guida impartita da Gigi Delneri prima della partenza per Firenze.
Nella classica conferenza stampa di presentazione il tecnico ha toccato vari aspetti, anche strutturali, della sua squadra e dell’avversaria, arrivando pure ad annunciare senza veli le sue scelte.
«A centrocampo gioca Barak come centrale, che mi sembra il giocatore più considerato per quel ruolo.
Hallfredsson ha avuto un po’ di costipazione negli ultimi due giorni e peccato che non posso avere Behrami, il cui recupero è vicinissimo.
Ci siamo parlati, potevo anche averlo, ma abbiamo preferito aspettare ancora un po. Per la Juventus ci sarà e con lui spero anche Larsen».
Non male come anticipazioni, ma prima di pensare alla Juve c’è la Viola, la partita in cui torna Widmer.
«Quanti minuti ha nelle gambe? Spero cento. Non lo so, ma spero che possa farebene.
Solitamente quando si torna la prima partita la si fa bene, mentre si fa più fatica la seconda.
Logico che se Larsen fosse stato bene avremmo fatto un altro tipo di scelta, ma lo stesso discorso vale anche per altri.
Danilo? È disponibile e anche se parte dalla panchina non ci sono problemi. Un allenatore finché ha possibilità non ha mai problemi ed è contento».
Poi, ecco la risposta di Delneri sull’incrocio con Thereau, che da Firenze ha fatto sapere che non avrà alcun problema a esultare in caso di gol.
«Noi giochiamo contro la Fiorentina e non contro Thereau. È giusto che esulti che segni, il rispetto è dare il massimo per la maglia che si indossa, non per altre cose.
Ma la Fiorentina non ha solo Thereau, ha altri giocatori che possono fare bene e la lista è lunga.
È una squadra che farà bene e che ha molte soluzioni e giocatori importanti, ma come li abbiamo anche noi.
E penso a Lopez, che è il contrario di quello che è stato fatto inopinatamente apparire.
Lui e Behrami possono dare appoggio morale o ridimensionare anche la grande euforia dei giovani, in modo da dare equilibrio alla squadra.
Stannodando molto a questo gruppo, sono dei riferimenti importanti».
Per i giovani ci sarà quindi tempo… «Prima facciamo i risultati e poi vediamo. Di certo adesso non cambio, abbiamo dato una quadratura alla squadra, non cambio i moduli, né le persone. Questa è la strada».