Di Paolo Caselli
Dopo sette giornate di campionato, la Fiorentina conta sette punti, frutto di due vittorie, un pareggio e ben quattro sconfitte.
Dieci gol fatti, dieci gol subiti, attenzione pero’, se non consideriamo le cinque reti a Verona, con L’ Hellas, le reti fatte scendono a cinque ,poche veramente poche.
Simeone in attacco, appare spesso solo, e sia lui che Chiesa, Thereau, e Gil Dias paiono giocare più a livello personale che non di squadra.
Viene così chiamata in causa la campagna acquisti, la quale vede giocatori come Simeone, Pezzella, Laurini, Thereau, Biraghi giunti in squadra ben dopo il 15 di agosto.
Pioli dunque, ha avuto la squadra solo a poche ore dalla prima partita di campionato contro L’ Inter, ma crediamo che alla ripresa del campionato, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali, anche il tecnico parmense riveda i propri schemi di gioco, soprattutto in un centrocampo che a” due” offre poca proposivita’ e ancor meno filtro per la difesa.
E gli ultimi arrivi hanno in parte sconfessato i primi acquisti, Vitor Hugo, 8 milioni di euro, Gaspar, esterno basso che non interpreta assolutamente la fase difensiva, Eysseric, giunto in viola palesemente fuori forma.
Dunque, una Fiorentina trasformata, rivoluzionata, ma soprattutto, indebolita.
Prospettive?
Mah, disputare un onesto campionato, di retroguardia, abbastanza triste per le aspettative della tifoseria e per la” supposta” forza della proprietà, valorizzare qualche giovane, che per adesso non ha dimostrato granché, quali Gil Dias.
Poi, resta il mistero di acquisti i massa per il ruoli di trequartista: Eysseric, Saponara, Thereau, Lo Faso, cui si aggiungono Hagi e Castrovilli, in prestito alla Cremonese, senza dimenticare Zekhnini, oggetto misterioso, cui preferiamo l’ italianissimo Riccardo Sottil.
Speriamo, ma non ci crediamo che oltre la siepe non ci sia solo il buio.