Pippo Russo “Gol di Rapina” edizioni Clichy € 15,00
Inauguriamo questa rubrica “Il libro del mese”, con il lavoro (datato 2015) del giornalista e sociologo Pippo Russo “Gol di Rapina”.
Già il sottotitolo è accattivante e nello stesso tempo offre motivo di assoluto interesse.
Oligarchi, agenti monopolisti, fondi d’investimento, come l’economia parallela sta divorando l’ex gioco più bello del mondo.
Appare chiaro come dagli anni novanta il calcio abbia subito una mutazione, in termini economico-gestionali, culturali e di maniera, parola ostica e nemmeno scorrevole, ma che la dice lunga sul modo dei tifosi di approcciarsi ad una partita di football.
La televisione e il business ad essa collegato hanno indubbiamente rivoluzionato il gioco del calcio, la sua offerta su piattaforma, la sua comunicazione a livello planetario e le società calcistiche si sono strutturate sempre più come aziende vere e proprie, fino alla quotazione in borsa di Lazio, Roma e Juventus.
Il libro di Pippo Russo sottolinea in maniera chiara ed agile come in questa rivoluzione copernicana del calcio, meglio, del sistema calcio, lo stesso si è scoperto facilmente permeabile da soggetti e interessi opachi, se non addirittura torbidi.
Ed ecco che iniziando dal Sud America, Argentina soprattutto, la caratteristica che ha identificato personaggi che hanno cominciato a ruotare intorno al gioco del calcio trasformandolo nel football business, è stata proprio quella di fare di questo gioco una macchina da soldi, per poi distribuirli fuori dal calcio stesso.
Nel volume, ripeto chiaro in concetti economici altrimenti molto complicati, si evidenzia come ormai il calcio, a tutte le latitudini, sia sotto il controllo di realtà economico-finanziarie esterne, fondi di investimento misteriosi con sedi in paradisi fiscali, oligarchi e magnati intenzionati a riciclare denaro di dubbia provenienza, potentissimi agenti-procuratori, nonché partecipanti delle quote dei calciatori in grado di controllare intere squadre, allenatori compresi.
Il libro offre, con una dettagliata analisi delle fonti, una inchiesta su personaggi e situazioni che hanno trasformato, con un sottobosco non limpidissimo, il più bel gioco del mondo, e non solo.
Tema che in Italia ha avuto pochissima eco, segno che i gangli di questa piovra hanno stretto anche tutte le componenti del calcio, giornalisti compresi come sottolinea Russo.
Un libro da leggere, dunque, soprattutto per capire tante dinamiche sfuggenti del calcio, un libro per comprendere come si arrivi a determinati risultati sportivi non solo con le tattiche ed il bel gioco.