Cinque giorni per decidere una stagione. Mancano due partite alla fine della regular season della Serie A1 Tigotà, e da ieri Il Bisonte Firenze ha di nuovo il destino nelle proprie mani: grazie al successo contro Talmassons e alla sconfitta di Roma contro Chieri, le bisontine hanno due punti di vantaggio sulle wolves, e adesso dovranno provare a difenderli con le unghie e con i denti per centrare l’agognata salvezza. Per la matematica, sarebbe sufficiente conquistare quattro punti per non dover guardare ai risultati delle avversarie, visto che in caso di arrivo a pari merito con Roma Il Bisonte si salverebbe per il miglior quoziente set, ma la difficoltà del calendario impone di pensare a una partita alla volta, anche perché domani sera alle 20.30 la penultima giornata propone la sfida di Palazzo Wanny contro la capolista Prosecco Doc Imoco Conegliano: le pantere, già da tempo sicure del primato in regular season, sono reduci da quarantatré vittorie consecutive in tutte le competizioni, e in campionato hanno concesso solo le briciole, perdendo sei set in ventiquattro partite. Chiaro quindi che conquistare anche un solo punto avrebbe il valore di una vera e propria impresa, ma Il Bisonte scenderà in campo col morale alto e la testa libera, con l’unico obiettivo di dare tutto per sfruttare ogni minima possibilità che gli verrà concessa.
LE PAROLE DI FEDERICO CHIAVEGATTI – “Ci aspetta una partita sicuramente complicata, perché affrontiamo la squadra più forte e più in forma del mondo, quindi sarà importante giocare senza pressione, perchè vista l’avversaria, domani non avremo l’obbligo del risultato. Dovremo mettere pressione a Conegliano con la battuta, perché il loro gioco palla in mano è veramente molto difficile da contenere, ma al tempo stesso non dovremo snaturarci troppo rispetto alle ultime partite, rimanendo concentrate sulla gestione degli errori e sulla ricerca dei punti nelle situazioni più congeniali. Alle ragazze ho detto che sarà una partita da giocare a viso aperto dal primo all’ultimo punto, e abbiamo il dovere di provarci: non sarà facile ma ce la vogliamo giocare al massimo delle nostre possibilità”.