Partita di Conference League, Fiorentina-Maccabi Haifa ed il Campo di Marte diventa un quartiere blindato.
Silenzio, qualcuno porta il cane per una passeggiata, bar semivuoti, non si sente il cicaleccio del mercato rionale, perchè il mercato non c’è, strade chiuse con transenne, pattuglie della Polizia Municipale, furgoni di unità cinofile e del reparto artificieri; stamani il Campo di Marte, zona Stadio, si presenta così.
Un cielo bianco tendente al grigio fa da quinta ad uno spettacolo, in questo caso calcistico, che deve andare avanti; nani, ballerini, equilibristi, quelli ci sono sempre, a tutti i livelli, dove c’è il business.
Il Maccabi Haifa, squadra israeliana, arriva a Firenze per una partita di calcio, ma da quando è stato fondato lo Stato d’Israele e, oggi, guerra in corso in Palestina, ancor di più, tutto quello che accompagna lo Stato con la Stella di David è oggetto di attenzione, rischio attentati, si cerca vendetta dove Israele è rappresentato, oggi a Firenze.
Giusto blindare un Quartiere, mettere in sofferenza, seppur per un giorno solo, attività, commercio, viabilità?
Dal momento che si è deciso di far giocare le squadre israeliane sì, ma, sicuramente, nostra modestissima opinione, forse sarebbe stato meglio escluderle, come stato in Guerra, obiettivo sensibile.
Porte chiuse? Perché privare tifosi e pubblico per cause terze?
Stasera, tardo pomeriggio, allo Stadio Franchi non vedremo la classica ressa, il solito tifo caldo, il senso di pericolo, l’ora che vede ancora esercizi ed uffici aperti, il poco appeal della gara, il momento poco positivo dei viola, fanno sì che sia una partita per pochi.
Appare tutto surreale, ed è giusto che anche il cielo, grigio, uggioso, quasi stanco accompagni una gara europea, triste, solitaria, dove gli equilibristi vanno in scena ed i clown fanno scendere lacrime su una tragedia lontana, ma, oggi, assai vicina, anzi, dentro di noi.