Treviso. Fa caldissimo in sala stampa sotto la tribuna di Monigo: complice il clima rovente e umido di questi gorni, certo, ma anche le emozioni raccontate negli sguardi e nella voce rotta di Kieran Crowley, alla sua ultima partita in Italia dopo gli anni passati alla guida della Benetton e della Nazionale, ci hanno messo un bel carico da novanta.
Entrambi sudatissimi, come del resto tutti i giornalisti presenti, il c.t degli Azzurri e il Capitano Michele “Mitch” Lamaro analizzano gli 80 minuti giocati davanti ad uno stadio Monigo sold-out da settimane.
KC: “Sono orgoglioso dei ragazzi, abbiamo cominciato e finito bene la gara, reggendo la pressione ed evitando di prendere troppi calci di punizione, esattamente come ci eravamo prefissati nel piano di gioco. Abbiamo giocato un buon rugby, a parte forse un paio di passaggi poco accurati nel secondo tempo”.
KC: “Scozia e Irlanda sono state due gare molto dure, poi con la Romania abbiamo fatto molto bene in una gara che però si è giocata in 15 contro 14. Stasera contro il Giappone il match è stato un vero test-match, come dimostrato dai 190 placcaggi che l’Italia ha registrato nelle statistiche di fine partita”.
KC: “Ivan Nemer è uscito per un problema alla caviglia ma l’ho visto bene in spogliatoio, non credo la sua sia una situazione preoccupante”.
KC: “Al momento Brex ha in Odogwu la seconda opzione a secondo centro, e Paolo in effetti doveva entrare nel secondo tempo proprio in quella posizione, ma poi i crampi a Capuozzo hanno cambiato i piani obbligandoci a schierarlo all’ala nel finale. Comunque Garbisi e lo stesso Morisi garantiscono alternative valide nello spot di Nacho, siamo ben coperti”.
KC: “Il Giappone ha mostrato ottime qualità, credo possano giocarsi le loro chance nel girone al Mondiale. Ovvio che oggi siano rammaricati per il risultato, come lo siamo anche noi dopo ogni sconfitta, ma anche dalle sconfitte c’è sempre da imparare, e la storia del Giappone quando gioca la World Cup ci dice che il suo valore è sempre competitivo”.
ML: “Chiaro che siamo soddisfatti del risultato e di come è venuto, ma restiamo con i piedi per terra perché c’è sempre qualcosa da migliorare, nessuno è davvero al suo punto massimo prima di un Mondiale. Credo comunque che abbiamo fatto una bella progressione in questi 4 match di avvicinamento, oggi col Giappone abbiamo testato davvero le condizioni del Mondiale, sapendo che anche lì dobbiamo crescere partita dopo partita, nel gioco e nella confidenza con noi stessi come gruppo”.
ML: “Giocare e vincere questo match qui a Treviso è stato emozionante, tutti noi in squadra la volevamo dedicare a Kieran, ci tenevamo tantissimo, per tutto quello che abbiamo vissuto assieme in maglia azzurra e con quella di Treviso”.
KC: “Non posso negare che questa per me è stata una serata molto emozionante. Era è il mio ultimo match in Italia, e questo pesa molto dentro di me. Ora ci attende il Mondiale, e noi dobbiamo essere capaci di gestire i momenti cruciali che ogni partita ci metterà davanti, saperli gestire, dettagli come un placcaggio in bandierina, o un kick-off ricevuto in modo perfetto dopo aver segnato, o una rimessa laterale decisiva. La differenza la fanno queste cose, col Giappone non tutto ci è venuto perfettamente, ma complessivamente abbiamo giocato una buonissima partita, e da questo possiamo partire focalizzando ora il nostro lavoro sull’esordio alla Coppa del Mondo”