Mondiali di Fukuoka: Agenda di Lunedi 17 Luglio: 2°Medaglia azzurra..sempre al femminile.
Tuffi: Bertocchi-Pellacani di Bronzo e alle Olimpiadi di Parigi
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Fukuoka- Ci/mi ripetiamo….Le madaglie importanti arrivano da quegli sport ” a tortissimo chiamati minori, ma che minori non sono mai”
Dopo l’Argento del Sincro che”solo NOI e pochissimi altri seguono (Noi seguiamo la squadra della Rari Nantes Florentia..)..
ecco i tuffi..Da Cagnotto-DiBiasi la “Cagnotto figlia d’arte, Francesca Dallapè alle campionesse di oggi.
Chiara Pellacani e Elena Bertocchi e’ il duo azzurro che si riconosce dalla fantasia, dal coraggio e dalla capacità di mettersi alle spalle i passi falsi.
Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi fanno all-in e si prendono un fantastico bronzo ed il pass olimpico dai tre metri sincro, a coronamento di una finale con il colpo di scena nella coda, che ha aperto il programma pomeridiano della seconda giornata dei Mondiali di Fukuoka in svolgimento alla Prefectual Pool.
Concentratissime pressochè perfette tranne leggerissime sbavature, Eccellenti, determinatissime nel volertornareda Fukuoka con qualcosadi”probante” la routine delle azzurre – settime alle Olimpiadi, agli europei oro a Glasgow 2018, argento a Budpaest 2021, Roma 2022 e bronzo a Cracovia 2023 – si chiude con 285.99 punti, beffando proprio all’ultimo respiro le statunitensi, terze praticamente per tutta la gara, che vanno fuori sincro nel doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (54.90) e non oltre i 285.39 punti. L’oro va alle cinesi e campionesse uscenti Yani Chang e Yiwen Chen con 341.94 punti e l’argento alle britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 295.68.
Si tratta della terza medaglia nella specialità (0-2-1), l’ultima porta ovviamente la firma di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè: seconde a Barcellona 2013.
LA GIOIA DI ELENA BERTOCCHI “E’ una stupenda giornata. Questo risultato è più che inaspettato, praticamente non ci siamo mai allenate insieme. Questo è lo sport: succedono cose incredibili ed inattese. Ieri sono scivolata dal trampolino per un nullo mai visto in carriera; oggi è toccato alle americane sbagliare. Il bronzo è un punto di partenza per le Olimpiadi di Parigi 2024, dove arriveremo con un’altra preparazione e grande consapevolezza. Chiara per me è come una sorella minore; sono cinque anni che siamo sempre a contatto e che ci alleniamo per arrivare a questi traguardi. Molte volte gli infortuni, soprattutto miei, c’hanno bloccato ma adesso il momendo difficile è alle spalle”.
LA SORPRESA DI CHIARA PELLACANI: “Io non avevo realizzato subito che le americane avessero sbagliato, è stata Elena ad avvertirmi. Ancora non mi rendo conto di cosa sia successo. Siamo state brave e fortunate. Adesso ci prepareremo meglio per le Olimpiadi di Parigi. La nostra forza è l’amicizia e la grande intesa che abbiamo da tanti anni ormai. Siamo brave a gestire la tensione: abbiamo due caratteri differenti e ci completiamo a vicenda”.
Il commento del direttore tecnico Oscar Bertone. “E’ una medaglia tosta, pesante. Il percorso non è stato semplice e mettere insieme questa coppia, tra l’operazione alla schiena di Elena, che è stata ferma tre mesi, e gli studi all’estero di Chiara, è stato davvero arduo. Abbiamo fatto un capolavoro tutti: ragazze e staff. E’ un risultato che ci onora e gratifica il nostro lavoro. E’ una medaglia che premia tutta la squadra che ha sostenuto Bertocchi e Pellacani sugli spalti costantemente e anche prima della gara; diciamo che è un successo che cancella l’amarezza per la finale dal sincro 3 metri maschile, dove abbiamo sprecato, a causa di un piccolo errore, una grande occasione. Una medaglia importante per tutto il movimento e per tutte le società che non si sono abbattute durante il Covid, riuscendo sempre a mantener viva la base da cui poi noi attingiamo. Sono orgoglioso di allenare un gruppo formato da ragazzi eccezionali, che compiono sacrifici enormi per allenarsi con costanza”.
Ventuno anni ancora da compiere per la campionessa romana Chiara Pellacani allenata da Tommaso Marconi e tesserata per Fiamme Gialle ed MR Sport F.lli Marconi. Ha conquistato quattordici medaglie consecutive tra gli Europei di Roma 2022 e quelli di Cracovia 2023; agli Europei di Kiev 2019 è stata d’oro dalla piattaforma sincro in coppia con Noemi Batki; vice campionessa iridata dal sincro mixed 3 metri, sempre in coppia con Matteo Santoro, a Budapest 2022. E’ il talento per eccellenza dei tuffi italiani, sulle orme di Tania Cagnotto. A dicembre 2021 si è trasferita negli States per studiare alla Louisiana State University; ad agosto cambierà e andrà alla Univeristy of Miami. Su Instagram ha oltre 16.500 follower. E’ appassionata di serie TV, tra le sue preferite c’è Prison Break. E fino a un po’ di tempo fa aveva paura di volare. I suoi mondiali di Fukuoka sono iniziati con un ottimo sesto posto dal metro, specialità che non ha preparato molto in questo che è a tutti gli effetti l’anno preolompico
Elena Bertocchi è una delle veterane del gruppo; 28enne meneghina – tesserata per Esercito e Canottieri Milano – nel suo ricco palmares ci sono una medaglia iridata (il brondo dal metro a Budapest 2017) e undici europee. E’ un’araba fenice che rinasce sempre dalle ceneri. Una prima svolta nella sua carriera è stato il trasferimento da Milano a Roma: il carattere di Elena cambia e da introverso diventa estroverso, rivelando una ragazza timida, dolce, sensibile ma sempre con il sorriso sulle labbra. A marzo ha affrontato un delicato intervento alla schiena che ha eliminato cronici problemi che l’hanno attanagliata dagli europei di Kiev 2019 fino a quelli di Roma 2022 dove ha gareggiato, vincendo l’oro dal metro, ma con grande sofferenza. Laureata in scienze motorie, ama ascoltare musica (la sua cantante preferità è Ozuna) e leggere libri gialli. Ha un cane bellissimo Chloè ed è diventata tifosa della Roma.
NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE. Sono le eredi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, due volte argento iridato, otto volte di seguito campionesse europee, bronzo olimpico a Rio 2016, oggi mamme rispettivamente di Maya e Lisa, Ludovica e Leonardo; dal 2018, anno in cui a Edimburgo si sono incoronate regine e campionesse d’Europa allungando a nove la striscia positiva azzurra, sono la nuova coppia d’oro del trampolino dei tre metri sincro (289.26). Eredità pesante da portare sulle spalle e compito difficile quello di mantenersi a così alti livelli. Sono state vice campionesse europee a Budapest 2021, con il record di punti (307.20) e a Roma 2022; bronzo alla recente rassegna continentale di Cracovia.
La gara di Bertocchi e Pellacani. Si parte con gli obbligatori. Il ritornato carpiato è un corpo unico (47.40) ed è buono il rovesciato carpiato (45.60), malgrado Pellacani anticipi leggermente la partenza (45.60). Le azzurre dopo due routine sono quinte con 93.00 punti. Le cinesi Yani Chang e Yiwen Chen scappano con 104.40, poi ci sono le britanniche Yasmin Harper e Scarlett Mew Jensen con 97.20, le statunitensi Sarah Bacon e Kessidy con 94.20 e le messicane Arantxa Chavez e Paola Pineda con 93.60. I liberi aprono come sempre un’altra gara. Il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato è potente in partenza, con un bel sincronismo, ma Pellacani è abbondante in entrata (63.00). Le azzurre salgono comunque al quarto posto con 156.00. Posizioni immutate al vertice con Cina (180.00), Gran Bretagna (165.60), Stati Uniti (162.60); sale al quinto posto l’Australia con 155.40. Quarta routine. Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è veramente eseguito da manuale (67.89); si viaggia a 223.89 ma il margine dagli Usa (230.49) è sempre lo stesso. Davanti volano Cina con 261.84 e Gran Bretagna con 236.28. Ultimo giro dei miracoli. Il doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato è ottimo, forse un po’ fuori sincro, (62.10); le americane sbagliano totalmente Il doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (54.90): è bronzo e pass olimpico con 285.99 contro il 285.39 degli Usa.
I tuffi di Elena Bertocchi e Chiara Pellacani 285.99 terzo posto
401B ritornato carpiato 47.40 (6)
301B rovesciato carpiato 45.60 (5)
5152B doppio salto mortale e mezzo avanti con un avvitamento carpiato 63.00 (4)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 67.89 (4)
205B doppio salto mortale e mezzo indietro carpiato 62.10 (3)
TIMBRETTI-GIOVANNINI OTTAVI. Una coppia nata per caso e con appena cinque allenamenti nelle gambe. Meglio di così non potevano andare Riccardo Giovannini ed Eduard Timbretti Gugiu ottavi nella finale dalla piattaforma sincro che chiude la quarta giornata iridata.
Ottima la prova degli azzurri – bronzo europeo a Cracovia 2023 – macchiata solo da un’indecisione, figlia dell’inesperienza, nel rovesciato carpiato, che chiudono 368.79 punti, cinque in più rispetto alle eliminatorie. Sul gradino più alto del podio salgono i cinesi e campioni in carica Junjie Lian e Hao Yang che fanno il vuoto con 477.75 punti; alle loro spalle gli ucarini Kirill Boliukh e Oleksii Sereda con 439.32 e i messicani Kevin Berlin e Randal Willars con 434.16
“Considerando che siamo alla seconda uscita ufficiale, direi che è andata benissimo – sottolinea Giovannini, allenato da Francesco Dell’Uomo – siamo davanti a coppie come Germania ed Austria che stanno insieme da tanto tempo. Noi possiamo crescere molto e in questi mesi lavoreremo per migliorare soprattutto il sincronismo”. Soddisfatto anche Timbretti: “Abbiamo sbagliato solamente il secondo obbligatorio – afferma l’allievo di Claudio Leone – Poi siamo stati bravissimi e siamo cresciuti tuffo dopo tuffo”.
La gara di Giovannini e Timbretti. Il ritornato carpiato (49.20) è perfetto, mentre nel rovesciato carpiato (40.20) manca il sincroniso. Gli azzurri dopo gli obbligatori con 89.40 sono dodicesimi. In testa i cinesi Junjie Lian e Hao Yang con 117.60.
Il triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato è abbastanza pulito, con Timbretti che sporca leggermente la chiusura ma 62.10 punti sono buoni e gli italiani risalgono al decimo posto con 151.50. Davanti la Cina è già oltre i 200 (203.04), seguita dai britannici Matthew Lee e Noah Williams con 179.52 e dai messicani Kevin Reyes e Randal Willars con 174.54. Il triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato è perfetto tecnicamente e nel sincronismo (70.08): Timbretti e Giovannini avanzano di una posizione e sono noni con 221.58. Cina che scappa con 288.72, sale al secondo posto l’Ucraina di Kirill Boliukh e Oleksii Sereda con 256.32, terza è la Gran Bretagna con 255.36.
Quinta routine e azzurri che si esibiscono in un triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (74.25) ben eseguito in tutte e tre le fasi, sincronismo incluso: ottavi con 295.83. Invariate le prime due posizioni; sale in terza il Messico con 348.84. La Gran Bretagna, complice un grave errore di Lee (ingresso molto scarso) nel triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato (73.44) crolla al quinto posto.
Gli azzurri chiudono con un doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (72.96) molto pulito e che li conferma all’ottavo posto con 368.79 punti, cinque in più rispetto alle eliminatorie. Oro alla Cina con 477.75, argento all’Ucraina con 439.32 e bronzo al Messico con 434.16
Eduard Timbretti Gugiu – tesserato per Esercito e Blu 2006, cresciuto ed allenato da Claudio Leone – è il più timido della nazionale italiana. Nato a Cuneo il 18 giugno del 2002 da genitori romeni arrivati in Italia negli anni ottanta; ha acquisito la cittadinanza italiana a 17 anni nel 2019, dopo il giuramento del padre Sandro, e nel 2020 ha ottenuto la cittadinanza sportiva italiana. Lui però si è sempre sentito italiano e piemontese doc al 100%. Diplomato al liceo scientifico “Peano-Pellico” di Cuneo. A settembre, dopo aver superato il test d’ingresso, è entrato alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. E’ un ragazzo d’altri tempi: timido, educato e sempre sorridente. Nel tempo libero gli piace risolvere i cubi di Rubik ed è un grande appasionato di magia.
Faccia da bravo ragazzo, capelli sempre pettinati il 20enne piattaformista Riccardo Giovannini – tesserato per le Fiamme Oro, allenato da Francesco Dell’Uomo – che ha esordito ai mondiali di Gwangju, mentre è stato in finale agli europei di Kiev (decimo dalla piattaforma). Agli Europei di Budapest 2021 è stato oro con il Team Event. Il suo 2022 è iniziato alla grande. Agli europei di Cracovia 2023 è stato bronzo dai 10 metri e argento nel sincro in coppia proprio con Timbretti. Ama leggere libri, non è appassionato di social dove si cela in incognito con nomi importanti, è considerato il latin lover dei tuffi: fa strage di cuori per i suoi modi da ragazzo d’altri tempi.
I tuffi di Timbretti e Giovannini – 368.79 ottavo posto
401B ritornato carpiato 49.20 (4)
301B rovesciato carpiato 40.20 (12)
107B triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato 62.10 (10)
407C triplo salto mortale e mezzo ritornato raggruppato 70.08 (9)
207C triplo salto mortale e mezzo indietro raggruppato 74.25 (8)
5253B doppio salto mortale e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo 72.96 (8)
4^ giornata – lunedì 17 luglio
Sincro trampolino 3 metri fem
1.Yani Chang-Yiwen Chen (Chn) 341.94
2. Yasmine Harper-Scarlett Mew Jensen (Gbr) 296.58
3. Elena Bertocchi-Chiara Pellacani 285.99
Sincro piattaforma mas
1. Junjie Lian-Hao Yang (Chn) 477.75
2. Kirill Boliukh-Oleksii Serenda (Ukr) 439.32
3. Kevin Berlin-Randal Willars (Mex) 434.16
8. Riccardo Giovannini-Eduard Timbretti Gugiu 368.79
5^ giornata – martedì 18 luglio
10.00 Piattaforma fem – Preliminari – diretta Raidue e Sky Sport Summer
con Maia Biginelli e Sarah Jodoin di Maria
14.30 Piattaforma fem – Semifinali – diretta Raidue e Sky Sport Summer
18.00 Team Event – FINALE – diretta Raidue e Sky Sport Summer
con Sarah Jodoin di Maria, Chiara Pellacani, Eduard Timbretti Gugiu e Lorenzo Marsaglia
Regolamento. Per le specialità olimpiche individuali previsti tre turni di gare: preliminari, semifinali a 18 e finali a 12. Due turni (eliminatorie e finali a dodici) per le altre prove. Il team event prevede che le squadre siano composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 componenti, almeno un maschio ed una femmina, che devono eseguire due tuffi individuali ed uno sincronizzato misto, sia dal trampolino che dalla piattaforma, per un totale di sei tuffi in cui dovranno essere presenti tutti e sei i gruppi delle rotazioni. I primi dodici classificati dai 3 metri e dalla piattaforma e le migliori tre coppie del sincro (no mixed) conquisteranno la carta olimpica per Parigi 2024 per la propria nazione; l’Italia si è già assicurata un pass grazie al successo di Chiara Pellacani, che pertanto non potrà conquistarne altre personalmente, dai 3 metri ai recenti European Games di Cracovia.
Foto di Giorgio Scala/DBM
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