Marcatori: PT 9’ m. tecn. Italia (0-7); 17’ m. Gasperini, t. Brisighella (0-14); 25’ cp Brisighella (0-17); 30’ m. Letebele, nt (5-17); 37’ m. Julius, t. Khan (12-17). ST 46’ m. Gallorini, t. Brisighella (12-24); 49’ m. Gallorini, t. Brisighella (12-31); 56’ m. Markus, t. Khan (19-31); 60’ m. Else, t. Khan (26-31); 75’ cp Sante (26-34)
SUDAFRICA U20: 15. Izaks; 14. Annies (77’ Bester), 13. Letebele, 12. Markus (15’ – 20’ Porthen), 11. Notje; 10. Francis (25’ Julius), 9. Le Roux (15’ Khan); 8. Beets, 7. Potgieter, 6. De Villiers (C – 77’ Mdletshe); 5. Van Heerden, 4. Wessels (47’ Van Reenen); 3. Mdanda (52’ Porthen), 2. Else (68’ Kotse), 1. Lavagna (76’ Ganyane)
A disposizione: 16. Kotze, 17. Ganyane, 18. Porthen, 19. Van Reenen, 20. Mdletshe, 21. Khan, 22. Bester, 23. Julius
Head Coach: Bafana Nhleko
ITALIA U20: 15. Gesi; 14. Bini, 13. Elettri, 12. Passarella, 11. Douglas; 10. Brisighella (67’ Sante), 9. Casilio (68’ Battara); 8. Ruaro (60’ Rubinato), 7. Odiase (C), 6. Lavorenti (68’ Berlese); 5. Turrisi, 4. Pontarini (64’ Mattioli); 3. Pisani (60’ Taddei); 2. Gasperini (68’ Quattrini), 1. Bartolini (41’ Gallorini)
A disposizione: 16. Quattrini, 17. Taddei, 18. Gallorini, 19. Mattioli, 20. Berlese, 21. Battara, 22. Sante, 23. Rubinato
Head Coach: Massimo Brunello
Arbitro: Reuben Keane (AUR)
Cartellini: 9’ giallo a Mdanda (SAF);
Calciatori: Brisighella (ITA) 4/5; Khan (SAF) 3/5; Sante (ITA) 1/1
Note: Giornata fredda e costantemente piovosa, terreno di gioco estremamente appesantito dopo le due partite precedentemente giocate in stretta sequenza. Per l’Italia Under 20 prima vittoria nella storia contro i pari-età del Sudafrica.
Player of the Match: Casilio (ITA)
L’Italia emerge luminosa dal fango di Paarl scrivendo una delle pagine più belle nella storia del rugby italiano, mescolando gioco, carattere, cuore, orgoglio, lucidità e cinismo in un mix fin d’ora destinato a restare indelebile nel tempo.
I ragazzi del trio Brunello-Santamaria-Dolcetto scendono in campo nelle peggiori condizioni ambientali e climatiche possibili restando ancorati al proprio piano di gioco per l’intero arco della partita, di fronte ad un avversario dapprima troppo convinto, poi ferito e pericoloso, gestendone il perimetro con un raro esempio di equilibrio nella lettura di un match a tratti davvero complicato sia in panchina, sia sul campo.
La potenza fisica del XV sudafricano ha potuto di fatto poco contro il sistema difensivo disegnato dallo staff azzurro, con i ragazzi autori di una prestazione enorme sul piano sia individuale che collettivo per il 26 a 34 finale che configura ora una classifica proiettata su scenari decisamente aperti.
Primo Tempo. Subito fisico l’inizio dei Baby Boks, che testano la difesa guadagnando un penalty già al primo minuto: la penaltouche è però ben controllata dagli Azzurrini, che guadagnano una mischia davanti ai pali. Sugli sviluppi è feroce l’attacco sudafricano, ma la difesa è solida e l’Italia non cede, guadagnando il primo calcio a favore forzando un ingaggio irregolare.
Al 6’ Douglas contrattacca al piede ma viene placcato in ritardo, e per gli Azzurrini arriva la prima rimessa laterale sui cinque metri in attacco: la difesa non tiene e provoca il crollo del drive, con meta tecnica e cartellino giallo ai danni del pilone destro Mdanda al minuto 9. Parziale di 7 a 0.
I padroni di casa riprendono il gioco a testa bassa, ma sono ottimamente controllati da una difesa tanto efficace quanto lucida nel forzare i falli dei giovani Springboks: al 17’ proprio in questo contesto l’Italia trova una seconda penaltouche che diventa nuovamente letale, per la percussione di Pisani che trova Gasperini prontissimo a raccogliere e allungarsi per la meta poi trasformata da Brisighella. 14 a 0.
L’Italia è totalmente sul pezzo, con un’intelligente adattamento alle condizioni climatiche e del terreno grazie ad un uso equilibrato dell’avanzamento palla in mano e del piede tattico. Al 25’ ennesimo fallo a terra del XV sudafricano proprio davanti ai pali, Brisighella non sbaglia, vantaggio che passa sul 17 a 0 mentre la pioggia aumenta di intensità.
Attorno alla mezz’ora la reazione Boks è spietata, con avanzamento sui canali stretti fino al cuore dei 22 italiani per la piattaforma che lancia Letebele nel corridoio fin sotto l’acca. Khan va per la conversione, ma Douglas legge benissimo i tempi del calciatore e devia il pallone tenendo lo score sul 17 a 5.
Negli ultimi 5’ è davvero dura per i ragazzi di Brunello, che nel fango lottano sulla costante aggressione pick’n’drive degli avversari, dovendo capitolare al 37’ sul tocco vincente di Julius bravo a raccogliere il preciso cross-kick di Khan, che poi va anche a convertire per il 17 a 12 che manda le squadre al meritato riposo.
Secondo Tempo. Sui primi possessi sudafricani è efficace la difesa degli Azzurrini, che si guadagnano tre penalty consecutivi mentre Gallorini entra al posto di Bartolini, con Pisani che si sposta a sinistra. Proprio il neo-entrato sfrutta al meglio la situazione, controllando il drive avanzante dei compagni prima di sganciarsi e di forza toccare otre la linea per la meta del 12 a 24 dopo la conversione di Brisighella.
Sono continui i falli sudafricani, che non tengono l’Italia sul breakdown: al 49’ è di nuovo il pack ospite a grattare metro su metro nel fango, in un confronto sotto i pali che vede nuovamente Gallorini uscire sporchissimo ma trionfante dopo la seconda marcatura personale faccia a terra. Brisighella è sicuro alla trasformazione, 12 a 31.
Il Sudafrica è in chiara difficoltà e si affida alle iniziative individuali non trovando soddisfazione in quelle strutturate: al 56’ su una di queste arriva la meta di uno straordinario Markus, autore di una cavalcata con tre cambi di traiettoria che taglia a metà la cerniera in opposizione. Khan trasforma, 19 a 31.
L’Italia si disunisce, e dopo 4’ subisce l’uno-due che riporta gli Junior Boks sotto di 5, con Else che vede aprirsi il raggruppamento e ci si infila volando indisturbato per una trentina di metri. Khan trasforma, match totalmente riaperto sul 26 a 31.
Brunello chiama in campo tutta la panchina iniettando forze fresche, la squadra ritrova il suo focus ed entra negli ultimi 10’ guadagnando metri preziosi in campo sudafricano. Al 72’ penaltouche italiana dentro i 22 in attacco: Mattioli controlla, il drive è ben impostato e la guerra è aperta sulla linea di meta, con Passarella a esaltarsi provocando al placcaggio il fallo che Sante spedisce in mezzo ai pali da posizione centrale, riportando i suoi sopra il break. 26 a 34.
L’Italia è in trance agonistica e all’ingaggio stappa il Sudafrica continuando a tenere il pallino del gioco in fase di conquista e forzando il diciassettesimo fallo avversario.
Ultimi due giri di lancette, i Boks puntano tutto sul personale, attaccando a testa bassa fino all’extra-time, quando sull’ultimo fallo Khan cerca quantomeno il penalty del punto di bonus, senza trovarlo per la storica vittoria azzurra sul 26 a 34.