Sul fronte societario da un lato la soddisfazione per aver formato un’atleta di prima fascia, dall’altro l’amarezza di lasciarlo partire, come conferma il Presidente gigliato Andrea Pieri: “Veder un altro talento del nostro vivaio andar via da Firenze scatena emozioni contrastanti che dovrebbero far riflettere tutti. Ormai il gap economico che ci divide da altre realtà sportive è importante, nonostante un comparto tecnico fiorente e prestigioso che ci vede come unica società italiana a competere parallelamente ai massimi livelli agonistici in tutte e tre le discipline, nuoto, pallanuoto, e sincro. Il nostro appello – aggiunge Pieri – rivolto al tessuto imprenditoriale e istituzionale del territorio, ormai è diventato un grido di allarme affinché si possa arginare l’emigrazione di altri talenti. Ognuno – chiude il numero uno biancorosso – dovrebbe fare la sua parte, la nostra è sotto gli occhi di tutti sia dal punto di vista sociale che sportivo come dimostrano le numerose medaglie internazionali e i tanti atleti prestati alle varie nazionali”