Atletica leggera: Gran finalissimo ai Campionati Mondiali di Belgrado
DUPLANTIS IN CIMA AL MONDO A 6.20 !!; ORO DI MARCEL JACOBS, BRONZO PER JIMBO TAMBERI
Belgrado- Nello “stratosfericamente bellissimo”Palazzone dello Sport, aBelgrado, l’ultima giornata dei campionati Mondiali Indoor è stata rischiarata dall’Orodi Marcel Jacobs nei 60 piani e dal Bronzo di Jimbo tamberi nel salto in alto. poi la “ciliegiona” sulla torta con l’enesimo Record Mondiale nel salto con l’Asta da parte di Armand Duplantis che lascia tutti “di stucco” con un 3° volo vincente nel suo emisfero personale a 6.20. Record giunto dopo 2 salti “non salti” con lo sedeseche imbucava non convinto, ostacolato nella concentrazione da una lughissima misurazione dell’asticella e dalle 2 staffette 4×400 che gli “ronzavano” dietro le spalle. Poi la rincorsa giusta, l’imbucata “di potenza” la valicazione sfiorando l’asticella che lo premiava rimanendo sui ritti. 6.20 Un grande !!!
Il fuoriclasse del salto conl’asta Armand Duplantis dunque si ri-conferma l’assoluto nr 1 al mondo del salto con l’asta vincendo con tanto di nuovo record assoluto la gara dei Mondiali indoor a Belgrado stabilendo il nuovo primato del mondo con la misura di 6,20. E’ il 40° salto oltre i 6 metri in carriera. !!
Appena due settimane fa, nello stesso impianto, la Stark Arena, il 22enne svedese aveva stabilito il precedente record di 6,19.
Alle spalle del campione olimpico di Tokyo si è piazzato, argento, un altro oro dei Giochi, quelli di Rio 2016, il brasiliano Thiago Braz. Terzo posto per l’americano Chris Nilsen.
Intanto un’altra volta la “strana coppia” Jacobs-Tamberi ha portato in alto i nostri colori azzurri.
La spedizione azzurra ha chiuso i Mondiali indoor di atletica leggera con due medaglie.
Dopo l’oro di ieri nei 60 metri conquistato da Marcell Jacobs, Gimbo Tamberi, non al top della condizione fisica, ha chiuso al terzo posto l’odierna gara del salto in alto.
Il saltatore azzurro è arrivato a quota 2,31 ed è stato preceduto dal coreano Sanghyeok Woo, con 2,34, e dallo svizzero Loic Gasch, che ha saltato anche lui fino a 2,31 ma con errore in meno dell’italiano a 2,24.
“Sono contentissimo di quello che sono riuscito a fare: era una sfida molto difficile, avevo saltato una sola volta in allenamento, quando di solito preparo queste gare con almeno 30, 40 sedute di tecnica e sei, sette gare prima. Oggi si sono svegliati un po’ tutti gli avversari, ma mi fa piacere, perché riuscire a prendere una medaglia in un contesto di alto livello vale molto di più che vincerla con una misura mediocre. E quest’estate ci divertiremo”, ha dichiarato Tamberi.
L’azzurro è già proiettato, come il compagno Jacobs, verso i Mondiali e gli Europei, che si svolgeranno fra luglio e agosto rispettivamente a Eugene e a Monaco di Baviera.
Soddisfatto il presidente della Fidal, Stefano Mei: “Diciamo che i ragazzi hanno assorbito bene i fasti dello scorso anno. Sette azzurri in finale e due medaglie: sono numeri importanti. Siamo stati bravi. Capitanati da Gimbo e da Jacobs, gli azzurri hanno fatto bene. E’ stata una bellissima spedizione”.
“Marcell Jacobs ha dimostrato di essere il numero uno della velocità, incontestabilmente. Gimbo Tamberi ha fatto bene, pur con poca preparazione sulle gambe. L’atletica azzurra è molto competitiva ma continuiamo a lavorare per provare sempre a migliorare”, ha aggiunto Mei.
È il migliore Mondiale indoor dal 1993 per la Nazionale italiana nella classifica a punti. Per gli azzurri 24 punti nella placing table e, complessivamente, sette piazzamenti tra i primi otto, i cosiddetti “finalisti”, meglio di quanto fatto nelle precedenti tredici edizioni della rassegna iridata in sala: per risalire a un’edizione più ricca, bisogna tornare a quella di ventinove anni fa a Toronto, quando furono altrettanti i finalisti e 31 i punti ottenuti.
Nella giornata conclusiva della kermesse iridata, dopo il bronzo Tamberi, da segnalare anche l’ottavo posto di Pietro Arese nei 1500 metri.
“Soltanto” decima, invece, Larissa Iapichino nel salto in lungo femminile. Non ammessi alla finale, poi, Hassane Fofana nei 60 metri a ostacoli e Dariya Derkach nel salto triplo donne.
Tre i record del mondo indoor di giornata. Oltre allo svedese Armand Duplantis nell’asta, nei 60 a ostacoli lo statunitense Grant Holloway ha eguagliato il “proprio” record iridato, fermando il cronometro a 7.29 nelle semifinali, prima di vincere la finale in 7.39.
Infine, la venezuelana Yulimar Rojas ha fatto sua la gara del salto triplo femminile con la misura di 15.74 (primato mondiale indoor).