Prende la parola il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano alla vigilia di Sassuolo-Fiorentina
Un pensiero sulla guerra in Ucraina
“Penso che la preoccupazione ci sia da parte di tutti. Guerra e violenza non devono far parte dell’umanità. E’ inconcepibile, spero si arrivi subito ad una soluzione. C’è è preoccupazione in tutto il mondo. Abbiamo un calciatore russo, Kokorin ma non ne abbiamo parlato. Però, ripeto, è assurdo parlare di guerra e violenza”.
Troppo pensiero alla Juve
“Non possiamo permetterci di non avere la massima concentrazione per l’impegno col Sassuolo. Affrontiamo una squadra fortissima, piena di talento, allenata bene, che propone calcio vero, con grande qualità. Se non l’affronti nella maniera giusta ti batte, come ha fatto contro tante grandi squadre del nostro campionato. La concentrazione deve essere massima, personalmente non abbiamo mai parlato nello spogliatoio della partita contro la Juve, ne parleremo solo dopo che sarà finita quella contro il Sassuolo, che vogliamo affrontare con la testa giusta e il massimo impegno”.
La Fiorentina da grande
“All’andata vedemmo una partita bellissima, giocata tra due squadre che cercano sempre di ottenere i tre punti, senza speculare, senza grandi calcoli. In quella partita fu un bello spettacolo, riuscimmo a reagire in maniera importante dopo essere stati sotto 0-2. Penso che anche domani sarà una bella gara. Loro vengono da un momento importante, dopo aver vinto contro una squadra molto importante. Noi, lo stesso. Quindi siamo entrambe in fiducia. Sappiamo che se loro li affronti sottovalutandoli sanno esaltarsi, e far male. Perciò dobbiamo essere molto attenti e cercare di vincerla, come sempre”.
Crescita della squadra
“Non si smette mai di crescere ed imparare. Ogni cosa che accade ti può dare degli insegnamenti. Il gruppo cresce, così come l’allenatore. Ogni reazione, risposta, soluzione e strategia può cambiare. Ogni settimana si cambia, così come ho fatto da quando ho iniziato l’avventura da tecnico. Ogni giorno, anche adesso, sto cambiando. Riferendomi a quanto accaduto con i tifosi dello Spezia…ad esempio, ho capito che si deve cambiare, anche dal punto di vista della comunicazione. E quando uno sbaglia, sono una persona che alza la mano e lo dice”.
La partita dell’andata
“L’ho rivista, per analizzare meglio le cose. Penso che all’andata, prima dei loro due gol, sbagliammo un sacco di occasioni da rete. Loro furono bravi a farci male in quelle due circostanze, ma poi facemmo una partita bellissima, con una grande reazione, anche trascinati dal pubblico. E’ stata una rimonta fantastica, una partita bellissima. Se non fossimo rimasti in dieci con quell’espulsione di Biraghi, penso che avremmo anche potuto vincerla. La squadra aveva fuoco negli occhi, voglia di ribaltare quella gara impressionanti. Vorrei vedere quello spirito sempre, in ogni partita. So che non è semplice, ma ci si può arrivare”.
Le condizioni di Torreira
“Torreira ha avuto questa brutta botta rimediata contro l’Atalanta. Ha lavorato a parte. Adesso abbiamo degli impegni ravvicinati, quindi vediamo se c’è da centellinare qualche energia e qualcuno che non è al cento per cento, perché c’è da dare tutto”.
Cabral, Ikone?
“Avevamo bisogno di mettere dentro subito un terminale offensivo. Piatek era arrivato qui da venti giorni prima di Cabral, col vantaggio di conoscere molto bene il nostro campionato. E’ arrivato molto bene dal punto di vista fisico, e ha iniziato subito a segnare. Cabral è forte, è molto giovane, sta lavorando molto duramente in allenamento, avrà sicuramente le sue occasioni, per quanto avanti a lui ci sia un altro compagno che sta facendo molto bene. Quando avrà terminato il suo ambientamento totale, sono convinto che farà vedere tutto il suo valore. Ikoné è arrivato in un reparto in cui gli altri suoi compagni hanno sei-sette mesi di vantaggio sul lavoro che l’allenatore chiede, viene da un altro calcio, ma ha grandi doti, come velocità e bravura nell’uno contro uno. E’ giovane, ma ha già esperienze importanti alle spalle, per come giochiamo noi è funzionale al cento per cento…quindi con calma. Non va messa nessuna fretta. E’ stato protagonista con qualche assist, qualche giocata, ci vuole calma. Appena avrà la possibilità, lui come Cabral, sono sicuro che farà vedere il suo valore”.
Alternanza esterni
“Raramente non ho sostituito i due esterni in stagione. Per me è una zona del campo in cui chiedo moltissimo ai miei calciatori, ma contro l’Atalanta ho pensato che fosse più funzionale avere gente fresca in mezzo al campo, per concedere meno il pallino del gioco a loro. Gli esterni non devono mai risparmiarsi, in niente, per questo gli cambio spesso. C’è spazio per tutti, come vedete. E’ vero che Gonzalez e Sottil stanno trovando maggiore spazio in queste ultime gare, ma come dico sempre c’è spazio e opportunità per tutti. Attacchiamo non solo col centravanti, ma con tre attaccanti. Vorrei vedere più gol da parte degli esterni d’attacco, più assist, anche se ultimamente abbiamo visto ottime cose. Ad esempio Sottil, con l’Atalanta non ha segnato solo perché Musso ha fatto una grandissima parata, Nico ha fatto l’assist e poteva far meglio su quel colpo di testa…Dobbiamo mettere in mezzo qualche palla in più, e migliorare un po’ in efficacia sotto porta”.
Gerarchie nuovamente cambiate in porta?
“Ci penserò. Abbiamo anche Rosati, assieme a Dragowski e Terracciano. Sono tutti ragazzi eccezionali. Pietro è stato bravissimo a sfruttare l’occasione quando Drago ha avuto problemi, poi Drago è stato bravo a tornare…Gioca chi sta meglio, sia fisicamente che mentalmente. L’ho detto anche ai ragazzi: mancano tre mesi, dobbiamo farli in apnea, tutti dalla stessa parte, remando nella stessa direzione”.
La ricerca del bel calcio
. “In Italia ci sono quasi tutte squadre che propongono calcio. Chi con idee diverse, ma tutte con organizzazione tattica e difficoltà enormi. Noi e il Sassuolo ci somigliamo. Siamo due squadre che provano ad arrivare al risultato in maniera organizzata, proponendo. Loro lo stanno facendo da anni, noi siamo partiti da poco. Abbiamo avuto troppi alti e bassi, di cui farei volentieri a meno…Ma tant’è. Diciamo che sia noi che il Sassuolo siamo formazioni che cercano anche di gratificare e far divertire chi viene a vederci”.
Chi batte i rigori?
“Non ho cambiato idea. Chi va sul dischetto deve essere concentrato, convinto di far gol, perché è una grande opportunità quando ti viene assegnato. Non voglio vedere scenate, mai. Abbiamo 3-4 calciatori che possono batterli, e voglio che chi prende in mano la palla lo faccia perché convinto di far gol. Punto. Lo sanno i ragazzi. Ne abbiamo parlato, mi auguro di non tornare più a discutere di questo argomento. I rigori vanno sfruttati, perché possono permettere di sbloccare e/o indirizzare le partite”.