Domani partita fondamentale in questo cammino di ripresa, quella contro il Cagliari, ma non si è parlato tanto di cosa ci aspetta quanto della mentalità e della filosofia , che noi chiamiamo “lottare sul pallone”. Sousa che parla di “intensità” che è un concetto più “plurale”.
Dopo la vittoria in Europa League con il Liberec, con Paulo Sousa che sta sperimentando oramai da tempo nuovi schemi e soluzioni e finalmente uno sblocco dei nostro attacco specie di Kalinic , il mister ha dedicato tutto il tempo alla spiegazione di cosa intende per “intensità”, e a come sta lavorando sui suoi calciatori, più che a parlare della trasferta che attende la Fiorentina
Dopo la partita di Europa League posso dire che dal punto di vista dell’intensità siamo migliorati e su questo la squadra può crescere tanto e collettivamente perchè è la squadra che sostiene e non il singolo.
Quanto speri che l’ultima vittoria possa dare la carica?
Ci sono tanti fattori che influiscono, anche i cambi di temperatura, o il tempo a disposizione per fare la preparazione, ma questo non può darci delle scuse, è la mentalità di pensare, di superare in ogni azione il nostro limite, e a tutto questo va data continuità. Se abbiamo l’abitudine di vincere, la mentalità possiamo avere la continuità e non ho mai nascosto che questa squadra può fare molto di più.
Tu hai insistito sul concetto di squadra e allora come vivi questa vigilia, col Cagliari avremo un incontro importante.
Per me è un esame, noi viviamo di risultati, il miglior modo è essere focalizzati su ciò che possiamo controllare, e quindi l’allenamento e la preparazione, e lavorarci senza essere preoccupati o ansiosi, ben sapendo che ogni momento ha aspetti diversi, avversari diversi, e renderci conto che ogni azione, in qualsiasi condizione climatica o ambientale deve avere dentro la fame di vincere, e dobbiamo dare enfasi a questo.
La squadra quando gioca con punta centrale e trequartista ha più equilibrio, ma mi rendo conto che nei momenti che si segna meno, si debba ricorrere al doppio centravanti.
Noi abbiamo un concetto chiaro a livello difensivo, rubare il pallone ai nostri avversari. ma quali sono le distanze fra la palla e il giocatore che pressa o il tempo necessario per saltare l’uomo, per me l’importanza è da mettere sull’intensità. Abbiamo giocatori in panchina da poter inserire se qualcuno cala, anche se è dispendioso.
A Liberec son state cambiate delle dinamiche vedi il centrocampo a quattro.
Ci ha consentito di avere l’uomo libero fra i reparti o in profondità, la prima l’abbiamo fatta bene, anche nella seconda parte anche cambiando una punta lo potevamo fare lo stesso.
Sul discorso della maggiore intensità, di giocare su ogni pallone, mi pareva di rivedere te in campo, ecco fino a che punto riesci a trasferire questi concetti, o devi assere aiutato?
Il livello caratteriale certamente ma dato che ho una squadra che ama giocare e non ama il contrasto, vanno fatte le giuste considerazioni, lo sappiamo invece che il campionato è fatto molto di contrasti. Carlos Sanchez e Cristoforo, sono più grintosi a livello agonistico e portano a coinvolgere gli altri compagni, ovvio, ma non tutti. Anche a livello di intensità difensiva, quando si vanno ad accorciare le distanze. Noi sappiamo che non siamo i più forti ma sappiamo che lo possiamo fare e dobbiamo. Detto questo a me piace giocare. I modi sono diversi, io cerco di essere me stesso perchè ci credo.
Sul Cagliari che ci attende domani?
Il Cagliari ha una sua continuità con risultati importanti e sta creando entusiasmo per i risultati pratici, rischia pochissimo quando sente che gli avversari pressano alto, ha diverse possibilità di gioco e una punta importante che da i tempi alle linee che gli vengono da dietro. Sappiamo il valore.
Susanna Bonacci