Il “nuovo”, “antico “difensore della Fiorentina, il serbo, Matija Nastasić si presenta in conferenza stampa presso l’Hotel Il Salviatino a Firenze.
Prende la parola, di presentazione, il direttore generale Joe Barone:
” Mi auguro di trovare tanti tifosi allo stadio sabato prossimo per la sfida contro il Torino.. Naatasicha già giocato per la Fiorentina poi è andato in giro per l’Europa dove ha fatto grandi esperienze. Voglio ringraziare sia il giocatore che il suo agente Ramadani per aver portato a termine questo affare.
Portiamo a casa un difensore con grande esperienza e siamo contentissimi di averlo qui”.
Prende la parola quindi Nastasic:
“Sono contento di essere qui. Dieci anni fa sono arrivato a Firenze che ero solo un ragazzino e quando ho saputo che c’era l’opportunità di tornare a Firenze non ci ho pensato due volte. Io sono pronto e motivato ad aiutare la squadra“.
IL GIOCO DI ITALIANO.
“Nella prima partita a Roma ho visto una buona prestazione della squadra nonostante il risultato. È diverso dal gioco che la Fiorentina ha fatto negli ultimi anni ma quello di Italiano è un calcio moderno e ogni giorno lavoriamo per imparare qualcosa di nuovo dal mister. A me piace questo gioco e con questo nuovo modulo possiamo fare tanto“.
CONDIZIONE FISICA.
“ Sto bene e sono pronto al 100% per la partita e per dare una mano.
Poi è il mister che decide ma io sono pronto per aiutare la squadra, anche se non scendo in campo“.
UN PENSIERO SUL CENTRAVANTI AVVERSARIO BELOTTI.
“Sappiamo che, come la Fiorentina, anche il Torino ha cambiato allenatore e gioco.
Quindi dobbiamo essere pronti. Non parlo dei singoli, anche se sappiamo che Belotti, è un giocatore forte. Noi prepariamo la nostra partita e sappiamo quello che dovremo fare”.
IN QUESRI ANNI HAI SEGUITO LA SERIE A.
“Ho sempre seguito il calcio italiano. È cambiato tanto rispetto a quando ero qui. Tante squadre giocano calcio offensivo che fa divertire i tifosi e questa è sicuramente una novità”.
IL GRUPPO.
“Dal primo giorno ho visto un bel gruppo. Tutti sono amici dentro e fuori dal campo. Avevo parlato anche con Milenkovic prima di arrivare, ma conoscendo l’ambiente non ho avuto dubbi sullo scegliere Firenze. Dal primo giorno ho visto un bel gruppo“.
LA FIORENTINA COME UN PUNTO D’ARRIVO.
“Quando sono arrivato ho subito parlato con i serbi e da nessuno di loro ho visto la volontà di lasciare la Fiorentina. Loro sono felici di rimanere qui e sono concentrati al 100% su questa squadra e sul riportarla più in alto”.
IL TUO LEGAME CON FIRENZE.
“Quando me ne sono andato da Firenze non ho mai smesso di sentirmi con i compagni e con le persone che lavoravano in questa società, quindi il mio legame non si è mai interrotto. Ho fatto anche due amichevoli nel tempo e in un’intervista dissi già che la mia intenzione era quella di tornare. Da giovane ho fatto un solo anno qui e adesso ho voglia di rimanere più a lungo“.
IL PRESIDENTE COMMISSO.
“È un grande uomo e una grande persona che fa il massimo per riportare la Fiorentina più in alto, dove merita“.
LEADER DELLA DIFESA. “Gli altri difensori sono giovani ma con tanta esperienza. Per me l’età conta poco, quando un giocatore ha talento l’età non conta. Con la mia esperienza posso aiutare i miei compagni ma anche loro fanno lo stesso”.
IL NUMERO. “Nella mia prima esperienza a Firenze avevo il 15 e allo Shalke il 5. Questi due numeri erano presi e inoltre mio figlio ha cinque anni. Per questo ho preso il 55”.