Italia Softball cade nella seconda partita del round robin di Tokyo 2020 contro l’Australia: 1-0 il successo delle australiane maturato al termine di una partita che ha visto le due squadre battere lo stesso numero di valide (4 per parte) e il sostanziale predominio delle due lanciatrici. Con questa sconfitta il cammino olimpico delle azzurre si complica: le sconfitte odierne (seppur al termine di due match molto combattuti) di Messico e Canada, rispettivamente contro Giappone e Stati Uniti, lasciano un barlume di speranza nella corsa al bronzo a cui le azzurre dovranno aggrapparsi nelle ultime tre partite del girone.
La sfida contro l’Australia, come detto, è un dominio delle lanciatrici. Entrambi i coaching staff ripartono da ventiquattrore prima, affidando la pallina nelle mani delle due partenti della prima giornata. Greta Cecchetti in pedana per l’Italia lancia un’altra grande partita confermando le grandi impressioni dell’esordio (6 IP, 4 H, 1 ER, 1 BB, 2 K), ma la vera protagonista è Kaia Parnaby dall’altra parte: dopo aver sofferto contro le mazze nipponiche mercoledì la lanciatrice di Sydney lancia per 6.2 riprese, concedendo 4 valide, una base su ball, 2 strikeout ma soprattutto non subendo alcun punto.
L’attacco italiano, in difficoltà ieri contro i due totem mancini a stelle e strisce Cat Osterman e Monica Abbott, fatica anche contro la mancina australiana nonostante crei sicuramente più occasioni: il singolo di Amanda Fama nel primo inning, con l’interbase azzurro che giunge fino in terza base, fa sperare in un copione diverso, ma invece Fama sarà l’unica giocatrice di Italia Softball a raggiungere il cuscino di terza in tutto l’incontro. Da quel momento sino al termine del sesto inning Parnaby infila due strisce di 7 battitori consecutivi eliminati (intervallati solo dall’innocuo singolo di Andrea Howard nel terzo), facendo apparire impotenti le mazze italiane che avranno solamente nelle ultime due frazioni di gioco un sussulto.
Nel mentre, contro un altrettanto ottima Cecchetti, l’Australia sfrutta la grande occasione ottenuta per segnare l’unico punto del match: nel secondo inning Taylah Tsitsikronis colpisce una valida che schizza sul sacchetto di terza e si trasforma in un doppio e con due out, uno dei quali utile per far avanzare il terza base il catcher aussie, il singolo interno di Jade Wall vale l’1-0. Da quel momento in poi nessun corridore australiano andrà oltre la prima base, ma tanto sarà sufficiente per portare a casa la vittoria.
Ormai con le ultime cartucce da sparare Italia Softball tenta la reazione d’orgoglio: il sesto inning viene aperto dal leadoff single di Giulia Koutsoyanopulos, spinta in posizione punto dal sacrificio di Howard, ma lì resterà. Nel settimo invece, con già due out sul tabellone, è la grinta di Giulia Longhi a dare vita alle azzurre: il suo singolo (poi sostituita da Fabrizia Marrone come pinch runner), la base rubata e la base su ball conquistata da Laura Vigna costringono l’head coach australiano Harrow a rilevare Parnaby ad un’eliminazione dal complete game shutout ed inserire una vecchia conoscenza del softball azzurro, l’ex-Bollate Ellen Roberts. La situazione è delicata, ma Roberts è abile nel lasciare al piatto Marta Gasparotto e prendersi così la salvezza e soprattutto regalare all’Australia un successo vitale.
Italia Softball lascia Fukushima con due sconfitte ed ora si ritrova in fondo alla classifica insieme al Messico – unica altra squadra a secco di vittorie. Domani, giornata della cerimonia di apertura dei Giochi, non ci saranno gare e le azzurre torneranno in azione sabato 24 luglio alle ore 13 (orario italiano) a Yokohama contro le padrone di casa del Giappone, che oggi hanno faticato non poco per sconfiggere il Messico.