L’atmosfera di Firenze, il suono delle chiarine, i Bandierai degli Uffizi, e “tanta roba” in pista. Questo il Golden Gala Pietro Mennea, a detta di tutti una manifestazione da ripetere, se non pari pari come Golden Gala, quantomeno per riscoprire i fasti e la tradizione del “vecchio” meeting che si teneva allo stadio Comunale, ora Franchi.
Chiarine e bandiere che hanno accompagnato il presidente di World Athletics Sebastian Coe, accolto dal numero uno FIDAL Stefano Mei e che ha ricevuto dal sindaco di Firenze Dario Nardella le chiavi della città a 40 anni esatti dal record del mondo che il mezzofondista britannico realizzò proprio a Firenze negli 800 metri, il 10 giugno 1981. E anche, dal presidente della Regione Eugenio Giani, un pezzo di tartan, inserito in una targa ricordo, di quella magnifica, morbidissima e performante pista.
Dal punto di vista tecnico non solo il ritorno di Leonardo Fabbri con 21,71, seconda prestazione di sempre in carriera nel lancio del peso e una prova convincente in vista del prosieguo della stagione e della carriera, che non si è – ora se ne ha la prova – fermata per il Covid.
Ma anche quattro migliori prestazioni mondiali del 2021 e tante buone notizie in chiave azzurra, come il 2,33 di Gianmarco Tamberi nell’alto, primato stagionale.
Il risultato tecnicamente più importante è stato il record europeo del norvegese Jakob Ingebrigtsen sui 5000 metri: correndo in 12:48.45 batte dopo quasi 21 anni il primato continentale del belga Mohammed Mourhit (12:49.71 nell’agosto 2000), con il miglior crono mondiale dell’anno davanti all’etiope Hagos Gebrhiwet (12:49.02). Spettacolari anche i 1500 donne: l’olandese Sifan Hassan, fresca di record del mondo dei 10mila metri che è durato lo spazio di meno di 48 ore, con 3:53.63 firma il record del meeting e il tempo più veloce dell’anno, al termine del duello con la keniana Faith Kipyegon (3:53.91), nella gara del 4:04.23 dell’azzurra da copertina Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) che si migliora e sfiora il minimo olimpico.
Miglior tempo dell’anno anche per il giamaicano campione olimpico Omar McLeod che fa 13.01 nei 110 ostacoli e per il marocchino Soufiane El Bakkali, 8:08.54 nei 3000 siepi, con una prova straordinaria degli azzurri Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle, 8:12.04) e Osama Zoghlami (Aeronautica, 8:14.29) che sgretolano i primati personali e diventano rispettivamente il quarto e il settimo italiano di sempre.
Peccato per Larissa Iapichino, un primo salto a 6,45 che poteva essere una base di partenza ma poi mai restata in gara. “Devo analizzare la gara, ora pensiamo alla maturità”, le parole dell’altra fiorentina in gara. La vittoria nel lungo va alla serba Ivana Spanovic (6,74) anche se prima della finale aveva saltato più lontano la tedesca Malaika Mihambo (6,82). Le astrusità del regolamento della Diamond League, che mischia le carte nel finale, ma forse non è questa la vera atletica.
E ancora: il record del meeting nei 200 metri la britannica Dina Asher-Smith (22.06) dove è quarta con il primato personale l’azzurra Dalia Kaddari (Fiamme Oro, 22.86). Super anche i 100hs con la portoricana Jasmine Camacho-Quinn a sua volta al primato del meeting (12.38/-0.8) che resisteva dal 1980, nella gara del 12.99 di Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro). E nei 400 hs l’olandese Femke Bol fa il primato europeo under 23 con 53.44, dove Linda Olivieri (Fiamme Oro, fa con 55.63 anche lei il primato personale).
Al sudafricano Akani Simbine i 100 metri (10.08/-0.1), al colombiano Anthony Zambrano i 400 (44.76), seconda piazza per Davide Re (Fiamme Gialle) in 45.80. Decolla nell’asta la russa Anzhelika Sidorova (Ana) dove la Bruni di fatto non entra in gara con tre errori a 4,31 della misura di ingresso. Nel disco, domina la croata Sandra Perkovic (68,31).
Uno speciale sull’evento con tante interviste anche inedite andrà in onda martedì sul canale 196 Supersport Tv.
QUI il focus LIVE sulla gara di Fabbri: https://www.firenzeviolasupersportlive.it/sport/atletica/live-golden-gala-fabbri-si-sblocca-e-conduce-2171/