La vittoria nella 20esima tappa ha suggellato un grande Giro d’Italia per Damiano Caruso che ha chiuso al secondo posto in classifica generale. Il siciliano di Punta Secca, 34 anni, farà anche parte della spedizione italiana alle Olimpiadi di Tokyo. Era partito al Giro come spalla di Landa ma il forzato addio dello spagnolo gli ha consentito di fare classifica e si è così meritato i “galloni” di capitano.
Ora, totalizzando 250 punti, è balzato anche in testa alla classifica del 48° Giglio D’Oro, premio nazionale per il miglior professionista italiano della stagione in virtù dei risultati ottenuti. Damiano Caruso al primo posto con 250 punti è seguito da Nizzolo (180), Ganna (160), Ballerini (120), Colbrelli (90), Viviani, Moschetti, Cimolai con 70.
Il Giglio d’Oro è una challenge organizzata dalla Asd Giglio D’Oro presieduta da Lorenzo Carmagnini del ristorante “Carmagnini del 500” di Pontenuovo di Calenzano, e figlio di Saverio, storico promotore del premio, la cui prima edizione risale al 1974.
Il premio assegna altri importanti riconoscimenti, ed il primo sarà proprio per il vincitore del Giro Egan Bernal, poi ci sarà quello per il Campione Italiano assoluto, il “Gastone Nencini” per la rivelazione dell’annata, il premio Gino Bartali e quelli nel ricordo di Alfredo Martini e Franco Ballerini, quello per il miglior juniores ed anche un premio per chi ha scritto libri sul ciclismo.