Dopo il 13-12 Padova ai rigori, Orizzonte vnce la 2° sfida 9-8; adesso ci si trasferisce in Sicilia
Da Fin.it ( Grazie)
Padova- Allora ci si va a traferire in terra di Sicilia sull’1-1. La reazione ddelle “campionissime” è appunto da campioni. L’Ekipe Orizzonte Catania dopo la sconfitta patita dai 5 metri in gara 1 alla roulette dei rigori ( 13-12) fa sua gara 2 a Padova della finale scudetto del 37esimo campionato di pallanuoto femminile, battendo il Plebiscito per 9-8. Decisivo l’attacco che ha visto le ospiti sempre avanti anche di quattro reti (2-6, 3-7), e realizzare un buon 7/12 in superiorità numerica. Per le padroni di casa deficitario l’uomo in più con un 2/8 che aumenta i rimpianti nonostante una Ranalli ispirata e autrice di una quaterna. Serie sull’1-1 e si torna in vasca a Catania venerdì 4 giugno alle 20.15 per gara 3.
Il commento di Tania Di Mario. ”Siamo partite bene ma per vincere la serie dobbiamo migliorare. La cosa più importante è aver sofferto. Potevamo esser più mature e non far rientrare le avversarie. Rispetto a gara 1 ha funzionato l’uomo in più e questo è fondamentale nella pallanuoto. Ora giocheremo in casa ma dobbiamo archiviare questa vittoria pensando di non aver fatto nulla”.
Il commento di Stefano Posterivo. ”L’inizio è stato ad handicap. Sempre a rincorrere. Loro hanno sfruttato bene la superiorità numerica. Brave alle nostre avversarie che hanno sfruttato le nostre debolezze. Ci siamo disunite e abbiamo cercato sempre giocate individuali. Mi è piaciuta la reazione nel finale ma è stata data dai nervi e non da azioni corali e da ciò che avevamo preparate. Queste partite si vincono con la testa”.
LA GARA. Inizio equilibrato poi a metà primo tempo la sblocca Vukovic: la fuoriclasse serba scarica tutta la sua potenza da posizione tre dopo che Padova aveva chiuso una possibile controfuga. Teani in controluce viene sorpresa (0-1). Le etnee sembrano più reattive e infatti prima sbagliano un extraplayer poi però allungano con Aiello che dal centro si inventa una sciarpata doc su assist di Barzon (0-2). Casson commette fallo grave e la sarabanda rossoblu continua: ci prova Garibotti, devizione, fuori. Sul prosieguo Viacava dal centro punisce ancora le padroni di casa per il 3-0 che suona già come una sentenza.
La linea è tracciata. Stavolta è Marletta a fare poker ancora in superiorità (2/3), ma poi la reazione è tutta del centrovasca Ranalli che piazza il diagonale che sblocca le biancorosse dopo 9’13 di gioco (1-4). La stessa attaccante pescarese commette fallo grave e allora per un’ispiratissima Marletta è gioco facile andare a concludere dalla sua mattonella con il fendente del 5-1 (doppietta). Catania molla un po’ e allora ancora con una soluzione individuale passa Padova: Casson va coast to coast e spara a schizzo il 2-5 che sorprende Gorlero. Padova fallisce altre due chances in extraplayer (0/4) e allora si cambia campo con le campionesse in carica avanti di tre reti.
Martina Savioli commette fallo grave e ancora Vukovic timbra la rete del nuovo +4 (6-2). Stavolta Padova reagisce subito e lo fa attraverso le sue atlete migliori. Dario con un bel diagonale dai cinque metri segna il 3-6, ma la stessa numero otto veneta commette fallo grave su Palmieri e ancora Marletta spara alle spalle di Teani il 7-3 realizzando la tripletta personale. La partita si accende, Posterivo viene ammonito per proteste, carica le ragazze venete che passano due volte con Ranalli. Prima un bel digonale a schizzo su assist di Millo, poi il rigore del meno due decretato per il gioco violento di Garibotti su Savioli (5-7). Il tris della pescarese riaccende le speranze venete a otto minuti dal termine.
Catania però riparte a testa bassa. Padova concede la decima superiorità trasformata in gol da Viacava (bis) per il nuovo +3 a 6’41 dal termine. Un giro di lacette e ci pensa ancora Ranalli a reagire e insaccare il 6-8 finalmente in extraplayer (1/5). La pressione delle etnee in attacco però si rivela determinate. Ilaria Savioli commette ancora fallo grave e Vukovic piazza il tris per il 9-6. Un luce si riaccende a metà tempo perchè capitan Queirolo scarica da lontanissimo il tiro che viene deviato da Gorlero sul palo e poi tirato fuori sul rimbalzo. Gli arbitri convalidano il 7-9. Centanni fallisce la sesta superiorità, mentre Martina Savioli timbra l’extraman a quattro secondi dal termine fissando il punteggio.
Finale scudetto A1 F – al meglio delle cnque partite
tutte in DIRETTA RAI SPORT + HD
Gara 1 – venerdì 28 maggio
Padva – Centro Sportivo Plebiscito, Plebiscito Padova-L’Ekipe Orizzonte 13-12 dtr (9-9)
Gara 2 – domenica 30 maggio
Padova – Centro Sportivo Plebiscito, Plebiscito Padova-L’Ekipe Orizzonte 8-9
Gara 3 – venerdì 4 giugno
Catania – Piscina Francesco Scuderi, L’Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova alle 20:15
Gara 4 (eventuale) – domenica 6 giugno
Catania – Piscina Francesco Scuderi, L’Ekipe Orizzonte-Plebiscito Padova alle 16:00
Gara 5 (eventuale) – mercoledì 9 giugno
Padova – Centro Sportivo Plebiscito, Plebiscito Padova-L’Ekipe Orizzonte alle 19:00
ALBO D’ORO
1985 Volturno
1986 Volturno
1987 Volturno
1988 Volturno
1989 Volturno
1990 Volturno
1991 Volturno
1992 Orizzonte Catania
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1998 Orizzonte Catania
1999 Orizzonte Catania
2000 Orizzonte Catania
2001 Orizzonte Catania
2002 Orizzonte Catania
2003 Orizzonte Catania
2004 Orizzonte Catania
2005 Orizzonte Catania
2006 Orizzonte Catania
2007 Fiorentina WP
2008 Orizzonte Catania
2009 Orizzonte Catania
2010 Orizzonte Catania
2011 Orizzonte Catania
2012 Pro Recco
2013 Rapallo Pallanuoto
2014 Mediterranea Imperia
2015 Plebiscito Padova
2016 Plebiscito Padova
2017 Plebiscito Padova
2018 Plebiscito Padova
2019 Ekipe Orizzonte