GOVERNO VERGOGNA: LE PISCINE ANCORA CHIUSE !!!
DA FIN.IT GRAZIE
BUDAPEST….IN AGGIORNAMENTO
#salviamolepiscine
è la scritta stampata sulle magliette bianche indossate dagli azzurri prima del via delle finali e semifinali della terza giornata degli europei di Budapest. Un altro gesto di solidarietà nei confronti delle società sportive e dei gestori delle piscine al coperto la cui apertura è stata ulteriormente differita dal Governo al primo luglio. Ad edulcorare l’amaro in bocca e a rendere meno forte la rabbia dell’intero movimento ci pensa l’Italnuoto che continua a conquistare medaglie.
GREG CUORE D’ARGENTO, ACERENZA DI BRONZO. Più forte della fatica accumulata, percorrendo quasi venti chilometri tra acque libere e piscina. L’ennesima prova da Supereroe di Gregorio Paltrinieri che sorprende ancora una volta tutti, compreso il suo allenatore, il tecnico federale Fabrizio Antonelli, ed è argento nei 1500 metri in 14’42”91. Il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo – d’oro nella 10, nella 5 e nella 4×1.25 km in acque libere – resta sul podio continentale dopo tre successi consecutivi a Debrecen 2012, Berlino 2014 e Londra 2016 e il terzo posto a Glasgow 2018. Avanti al primatista europeo (14’33″10) solo l’ucraino e vicecampione Mykhaylo Romanchuk d’oro in 14’39”89; con lui sul podio c’è anche il compagno nella staffetta vittoriosa in acque libere e d’allenamenti Domenico Acerenza superbo bronzo in 14’54”36. “Sono stanco ma soddisfatto: 14’42 è un grande tempo considerate le mie condizioni – spiega il26enne carpigiano tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – Dovevo dare una risposta dopo la batteria e credo di esserci riuscito. E’ sempre bello salire sul podio europeo. Ho trovato altre energie. Prima degli 800 ho un giorno di pausa, l’obierttivo è sempre la medaglia”. Sprizza gioia e incredulità Acerenza. “Abbiamo lavorato tanto e stanno arrivando i risultati del duro lavoro svolto – sostiene il 26enne lucano, tesserato per Fiamme Oro e CC Napoli e quarto a Glasgow 2018 – Se mi avessero detto che sarei salito sul podio anche nei 1500 non c’avrei creduto”.
GIGANTE D’ARGENTO. Alessandro Miressi resta sul podio europeo nei 100 stile libero. Il 21enne torinese – tesserato per Fiamme Oro e CN, già di bronzo con la 4×100 stile libero, tocca per l’argento in 47”45 (passaggio in 22″70), abbassando ulteriormente il record italiano dopo il 47”74, siglato in finale nella prima frazione della 4×100, che aveva cancellato il 47”92 stabilito a Roma nell’agosto del 2018, e il 47”53 (24”80) in semifinale. La medaglia d’oro va al fuoriclasse russo Kliment Kolesnikov, campione dei 50 dorso con doppio record del mondo (23”93 in semifinale e 23”80 in finale), che si impone con il record dei campionati in 47”38 e batte l’azzurro campione uscente al tocco.
Una famiglia di sportivi quella del velocistà piemontese, che nel tempo libero, dall’alto dei suoi 202 centimetri, ama disputare partitelle a basket con gli amici (è tifoso dei Los Angeles Clippers) e che dicono sia anche un ottimo calciatore (fino a 10 anni era difensore nel Moncalieri); il padre Elio giocava a baseball, la madre Piera è stata nazionale di softball e la cugina Clara Gian Pron olimpica nella canoa slalom a Londra 2012. “Va benissimo così – sottolinea l’allievo di Antonio Satta – Kolesnikov è stato più bravo. Ma non potevo chiedere di più, ho abbassato ancora il record italiano. Questo rappresenta solo un passo, perchè adesso ci sono le Olimpiadi e lì conterà farsi trovare pronti”. Il bronzo è dell’altro russo Andrei Minakov in 47”74.
BURDISSO CORAGGIO D’ARGENTO. Mai fidarsi di lui, soprattutto quando dice di non essere particolarmente in forma alla vigilia di un evento. Federico Burdisso, come a Glasgow 2018 in cui fu bronzo partendo dalla corsia 8, tira fuori dal cilindro un’altra gara tutta coraggio e conquista un meraviglioso argento, superato solo dall’ungherese e primatista mondiale Kristof Milak (1’50”73) che annichilisce la concorrenza con uno spaventoso 1’51”10 che vale la migliore prestazione mondiale dell’anno. Il 19enne pavese – seguito da Simone Palombi – nuota il record italiano in 1’54”28 (53”19), che toglie undici centesimi all’1’54”39 da lui stabilito per il quarto posto ai Mondiali di Gwangju; il bronzo va all’altro ungherese Tamas Kenderesi in 1’54”43. Ottavo, ma soddisfatto per il suo europeo che sa di rinascita, Giacomo Carini in 1’56”69. “Sono stanco morto, ho dato tutto – spiega Burdisso, tesserato per Esercito e Aurelia Nuoto – Il secondo posto era quella che volevo, di più era impossibile. Speravo di essere più veloce, ma sono consapevole che nel mio percorso questa è una tappa di passaggio verso le Olimpiadi di Tokyo”.
RANA AZZURRA. I 100 rana si tingono d’azzurro con l’argento di Arianna Castiglioni e il bronzo di Martina Carraro per una doppietta mai vista. Davanti a l’oro c’è solo la svedese Sophie Hansson – bronzo europeo in vasca corta a Copenaghen 2017 – che si impone in 1’05”69. La 23enne di Busto Arsizio – allenata dal tecnico federale Gianni Leoni – che in batteria era scesa per la prima volta in carriera sotto l’1’06 (1’05”98), tocca in 1’06”13, dopo un passaggio controllato nei primi 50 in 31”45 e un ritorno super da 34”68; opposta la gara della 27enne di Genova e primatista italiana – tesserate per Fiamme Azzurre ed NC Azzurra 91, bronzo iridato a Gwangju 2019 – che tocca in 1’06”13, spara un ottimo primo 50 in 31”22 ma paga nel secondo in 34”99. “Non volevo perdere quest’occasione, perché nei 100 rana sapevo di potermela giocare – spiega Castiglioni, terza a Glasgow 2018 – E’ stata una bella battaglia, perché tutte potevamo salire sul podio. Il tempo è più alto rispetto a quelli di martedì, ma mi sono sentita meglio in acqua”. Meno soddisfatta Martina: “Non una delle mie gare migliori, ma prendo quel che di positivo c’è – spiega una sempre sorridente la fidanzata del plurumedagliato internazionale Fabio Scozzoli, fermo ai box per un infortunio – Prendo la mia prima medaglia europea in vasca lunga. Sapevo che la Hansson era in forma”.
Così gli azzurri nelle semifinali e FINALI della 3^ giornata
Mercoledì 19 maggio
1500 stile libero mas
RE-RI 14’33″10 di Gregorio Paltrinieri del 13/08/2020 a Roma
1. Mykhaylo Romanchuk 14’39”89
2. Gregorio Paltrinieri 14’42”91
3. Domenico Acerenza 14’54”36
100 stile libero maschile
1. Kliment Kolesnikov (Rus) 47”37
2. Alessandro Miressi (ITA) 47”45 RI (precedente 47″53 di Alessandro Miressi in semifinale; prec. 47″74 nella prima frazione di staffetta il 17 maggio; prec. 47″92 del 12/08/2018 a Roma)
3. Andrei Minakov (Rus) 47”74
100 rana femminile
RI 1’05″86 di Martina Carraro del 02/04/2021 a Riccione
1. Sophie Hansson (Swe) 1’05”69
2. Arianna Castiglioni 1’06”13
3. Martina Carraro 1’06”21
semi 100 dorso maschile
RI 52″84 di Thomas Ceccon del 17/12/2020 a Riccione
1. Apostolos Christou (Gre) 52”77
7. Thomas Ceccon 53”34 qualificato alla finale
15. Simone Sabbioni 54”66 eliminato
semi 200 farfalla femminile
RI 2’06″50 di Caterina Giacchetti del 26/05/2009 a Pescara
Migliore prestazione in tessuto 2’07″49 di Alessia Polieri del 21/05/2016 a Londra
1. Boglarka Kapas (Hun) 2’07”25
5. Ilaria Cusinato 2’09”32 qualificata alla finale
11 Antonella Crispino 2’10”74 eliminata
semi 200 rana maschile
RI 2’08″50 di Loris Facci del 30/07/2009 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 2’08″52 di Luca Pizzini del 05/08/2018 a Glasgow
1. Erik Persson (Swe) 2’07”85
11. Edoardo Giorgetti 2’10”50 eliminato
50 dorso femminile
nessun’italiana qualificata
semi 200 misti maschile
RI 1’57″13 di Alberto Razzetti del 03/04/2021 a Riccione
1. Hubert Kos (Hun) 1’56”99 WJ-EJ
2. Alberto Razzetti 1’57”39
semi 200 stile libero femminile
RI 1’52″98 di Federica Pellegrini del 25/06/2016 a Roma
Migliore prestazione in tessuto 1’54″55 di Federica Pellegrini del 26/06/2016
1. Barbara Seemanova (Cze) 1’57”20
3. Federica Pellegrini 1’57”47 qualificata alla finale
11. Stefania Pirozzi 1’59”57 eliminata
200 farfalla maschile
1. Kristof Milak (Hun) 1’51”10
2. Federico Burdisso 1’54”28 RI (precedente 1’54”39 di Federico Burdisso del 24/07/2019 a Gwangju)
3. Tamas Kenderesi (Hun) 1’54”43
8. Giacomo Carini 1’56”69
4×200 stile libero mas
RI 7’02″01 di Filippo Megli, Gabriele Detti, Stefano Ballo e Stefano Di Cola del 26/07/2019 a Gwangju
con Italia