Grande Italia che piazza altri 2 atleti tra i primi 10: Sesto Mario Sanzullo, 9° Domenico Acerenza .
Da Fin.it ( Grazie)
Budapest- Straordinario, storico, irripetibile. E’ un Fenomenale Gregorio Paltrinieri quello che domina con intelligenza ed evidente superiorità anche la 10 chilometri europea sul Lago Lupa di Budapest.
Il 26enne fuoriclasse di Carpi stravince in solitario in 1h51’30″6, precedendo ancora di 11″1 il 24enne francese Marc-Antoine Olivier – argento mondiale 2019, bronzo olimpico e già ieri dietro all’azzurro nella 5 km – e di 11″4 il 23enne tedesco Florian Wellbrock, campione mondiale della distanza e dei 1500.
A un secondo dal podio il 29enne olimpionico olandese Ferry Weertman, campione mondiale al Balaton nel 2017 e argento a Kazan nel 2015, nonché autore della tripletta europea a Berlino nel 2014, Hoorn nel 2016 e Loch Lomond nel 2018.
L’Italia non aveva mai vinto la medaglia d’oro nella 10 chilometri agli europei. Finora i risultati più prestigiosi erano stati gli argenti di Massimiliano Parla a Madrid 2004 e Valerio Cleri al Balaton nel 2010 ed i bronzi di Luca Baldini a Berlino nel 2002 e Nicola Bolzonello a Piombino nel 2012.
“Mamma mia; che garona. Ho cercato di nuotare i primi due giri in totale risparmio perché ero stanchissimo; poi ho iniziato a salire con una progressione sempre più intensa – racconta Paltrinieri, giunto 16enne al centro federale di Ostia insieme a Gabriele Detti e diventato campione di tutto con il tecnico Stefano Morini prima di passare dal maggio 2020 col tecnico federale Fabrizio Antonelli – E’ stata una gara bellissima; negli ultimi 100 metri vedevo le stelline. C’era tutti i più forti. Era un buon test e ho vinto con un margine di vantaggio davvero impressionante. Pensavo fossero più vicini a me, quindi ho tirato fino alla fine. Ho preferito attaccare prima rispetto a ieri ed è andata bene. Se mi avessero detto alla vigilia che avrei conquistato due medaglie avrei firmato col sangue – ribadisce l’atleta tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – Sono arrivati due ori, manca la staffetta dove cercherò di dare il massimo. Sono strafelice. Questi risultati sono merito di tutto il gruppo di lavoro, dell’affiatamento che c’è. Il morale è altissimo e in piscina sarà durissima. Penso anche a tutto quello che manca per le Olimpiadi. Non c’è tanto tempo per curare i dettagli e le esperienze fatte qua sarano importantissime. L’Ungheria l’associo a Debrecen, dove ho vinto il primo titolo europeo della mia carriera nei 1500. L’Ungheria mi regala tante gioie e ne sono chiaramente legato”, conclude il campione olimpico, bimondiale e trieuropeo dei 1500, nonché plurimedagliato internazionale, mercoledì al primo oro individuale nella 5 km di Lupa Lake dopo l’argento conquistato in staffetta ai mondiali di Gwangju.
Una gara eccelsa, portata avanti come pianificato. “Gregorio aveva bisogno di certezze e queste due medaglie d’oro gliele hanno date – sottolinea Antonelli – Ha gestito la gara in maniera perfetta, sapendo che avrebbe pagato lo sforzo di ieri in termini di energia. Sono due medaglie prestigiose quanto piene di significato. Sappiamo che questo europeo è una tappa di passaggio verso le olimpiadi, seppur molto importante, ma anche che rappresenta primo confronto diretto tra i più forti dopo i mondiali. Adesso non bisogna abbassare la guardia; anzi, dovremo alzarla ancora di più. Ora gli nuoteranno addosso, lo aspetteranno al varco. Noi lavoreremo per farci trovare sempre pronti”.
Sesto Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli) in 1h51’46″4. “Il sesto posto ad un Europeo di questo livello è un risultato molto soddisfacente. E’ stata una tappa di passaggio verso il percorso di preparazione finalizzato alle Olimpiadi – sottolinea il ventottenne di Massa di Somma, allenato da Emanuele Sacchi, qualificato ai Giochi grazie al nono posto ai mondiali di Gwangju – Sto cercando di cogliere sempre l’aspetto positivo di ogni prestazione e imparare dalle esperienze. Sono soddisfatto di come sta procedendo il mio avvicinamento a Tokyo e sono convinto che sarò competitivo”, conclude il napoletano al quarto europeo della carriera e miglior risultato di sempre sulla distanza.
Nono Domenico Acerenza (Fiamme Oro / CC Napoli) in 1h51’55″9. “E’ stata una gara combattuta sin dai primi metri – dichiara il 26enne potentino allenato da Antonelli ed argento iridato nella staffetta di Gwangju dove giunse quinto nella 5 km individuale – Mi sono trovato imbottigliato tante volte. Ho provato ad uscirne senza riuscirci. Agli 8000 metri ho pensato pure di ritirarmi perché non ne avevo più. Ho ricevuto dei colpi anche scorretti. Perciò sono felice di aver portato a termine la prova”.
LA GARA. Partono in 34 con il 22enne francese Logan Fontaine, vice campione del mondo nonché bronzo della 5 chilometri a Loch Lomond nel 2018, che dà forfait. L’inizio non riserva sorprese. Infatti il tedesco Florian Wellbrock non cambia tattica rispetto alla cinque chilometri, ma indossa la muta. Non si sa se perché obbligato dal regolamento o memore dello sforzo compiuto vanamente ieri: finito nono dopo aver condotto per lunghi tratti. Il 23enne tedesco – che ha vinto il titolo mondiale nei 1500 e nella 10 km a Gwangju, nonchè il titolo europeo dei 1500 a Glasgow battendo l’olimpionico, bicampione mondiale e trieuropeo Paltrinieri debilitato dall’influenza intestinale – detta subito il ritmo finendo il primo giro dei cinque in 22’08”. A seguire il britannico Tobias Robins a 1″7, il 24enne ungherese Kristof Rasovszky (argento europeo uscente) a 2″2, il 26enne tedesco Rob Muffels (bronzo mondiale ed europeo uscente) a 5″7, il 28enne di Massa di Somma Mario Sanzullo a 8″2, il 24enne francese Marc-Antoine Olivier (bronzo olimpico e argento mondiale, nonché secondo alle spalle di Paltrinieri nella 5 km) e il 26enne potentino Domenico Acerenza a 8″3; il nostro Greg e il 28enne olimpionico olandese Ferry Weertman (campione mondiale al Balaton nel 2017 e argento a Kazan nel 2015, nonché autore della tripletta europea a Berlino nel 2014, Hoorn nel 2016 e Loch Lomond nel 2018) sono a 12″9. Il 26enne carpigiano, plurimedagliato internazionale e ieri al primo oro individuale nel fondo, si affianca subito al più esperto e vincente in vasca per gestire passo ed energie. Il secondo giro propone pochi spunti se non un alternarsi in testa tra Wellbrock (44’44″0), che diserterà le gare in piscina, Rasovszky (+0″6) e Robinson (+0″8) seguiti da Muffels (+1″4) e dal 19enne russo Ruslan Sadykov (+2″7); Paltrinieri risale senza sforzo (+2″9), Sanzullo (+4″6) e Acerenza (+6″5) lo seguono. Nel mezzo tutti i migliori con il solo Weertman staccato (+14″). Ai 6000 metri vi sono 5 atleti in 2 secondi con Rasovszky che guida il trenino in 59’10″7 e Weelbrock (+0″6), Robinson (+1″), Paltrinieri (+1″7) e il 22enne greco Athanasios Kynigakis (+1″9). Olivier, leggermente più dietro, guida invece il gruppo di inseguitori con dentro Sanzullo (+4″5) e Acerenza (+5″). Ancora staccato Weertman (+8″7) che però comincia a risalire gradualmente. Nel frattempo, superata l’ora di gara, Paltrinieri forma la prima linea da quattro con Rasovszky, Wellbrock e Muffels, raccolti in due decimi. La seconda fila è invece composta dagli azzurri Acerenza e Sanzullo insieme a Robinson, Weertman tornato su, e al francese Axel Reymond. Il ritmo sale di ritmo, ma non spezza la gara. Si arriva agli 8000 con Wellbrock che sfilaccia il gruppo e passa in 1h29’43″8 con 9 decimi di vantaggio su Rasovszky, 3″1 su Olivier, 4″ su Szekelyi, 4″2 su Weertman, 4″8 su Paltrinieri. Sanzullo e Acerenza distanti rispettivamente 5″5 e 6″3. Negli ultimi 1000 metri Paltrinieri si alza sull’acqua e strappa; in rotta perfetta si porta in testa con l’esperto Weertman sulle gambe. L’azzurro però sfila via e a 750 metri dal traguardo è primo in 1h44’00″2 con poco più di due secondi di vantaggio sui francesi Reymond e Olivier e Weertman (+3″3) che precede Acerenza (+4″8). A 400 metri Paltrinieri allunga ulteriormente, si prende chiaramente il primo posto, schiuma con oltre due, poi tre, poi quattro figure di vantaggio. Chiude in 1h51’30″6. Wellbrock, scivolato dietro, prova a recuperare con la spinta piena delle gambe; risale in zona podio, ma l’azzurro lo vede solo col binocolo. Alla fine sarà terzo (a 11″4), preceduto pure da Olivier (a 11″1). Finisce fuori dal podio Weertman, quarto. Sesto Sanzullo. Nono Acerenza.
LAGO E PERCORSO. Il Lupa Lake è un lago artificiale a nord di Budapest, riempito da una vecchia miniera con acqua proveniente da una sorgente che rifornisce mezza Budapest. Ciò determina la profondità sin dalla riva, finanche a 5 metri, e la pulizia dell’acqua al 99,2% potabile, con 0,8% di cloro. Temperatura di circa 17°, pioggia e vento a strappi. Le 10 chilometri si sviluppano con 5 giri da 2 chilometri su un percorso a forma trapezioidale con lati lunghi da 597 metri e 712 metri.