Dopo la sosta per gli impegni della Nazionale, la Fiorentina femminile torna in campo, domani, alle 12.30. Al Bozzi di Firenze arriverà la Roma. Ecco come presenta la sfida mister Cincotta, iniziando proprio dai benefici della sosta: «Potenzialmente le pause per la Nazionale sono sempre un momento utile di crescita, per chi va e per chi resta. Chi va si riempie di esperienza internazionale che serve sempre quando torna. Chi resta, dal canto suo, ha la possibilità di lavorare a numero basso e quindi concentrarsi sui dettagli». E sulla Roma: «È una sfida che è sempre spettacolare. In due partite passate, la Fiorentina si è fatta riacciuffare alla fine. Nell’ultima partita di campionato siamo stati noi a riprendere il pareggio alla fine. Ma a prescindere dal risultato, c’è sempre grande equilibrio, c’è sempre spettacolarità. Del resto la Roma è una squadra spettacolare, perché Romagnoli è bravissima a dare spettacolarità alle sue interpreti. È una squadra bella da vedere, difficile da affrontare, ma dal risultato incerto. Una gara bella da vedere per chi segue il calcio femminile». Tante ex viola nella Roma: «Il 50% della retroguardia della Roma è composto dalle ex viola che hanno vinto lo scudetto quattro anni fa. La ricordo bene. Soprattutto l’arrivo di Linari ha sicuramente dato qualcosa in più alla squadra giallorossa in termini di esperienza internazionale. Abbiamo grandi ricordi suoi, di Bartoli, ma di tutte le ragazze che sono passate da Firenze. In particolare quelle che hanno vinto lo scudetto. È sempre bello stringersi la mano prima della partita e sorridere delle esperienze passate insieme. Cosa c’è da temere? Non c’è da temere una cosa in particolare, quando giochi contro una compagine come la Roma, sai che c’è una sfida tra grandi organici e grandi collettivi. Un mix tra queste due realtà, lo ripeto, ha sempre prodotto gare intense per chi ama il calcio femminile». E per quanto riguarda i recuperi in viola: «Speriamo di recuperare alcune calciatrici, soprattutto speriamo di terminare il percorso di recupero di Alice Tortelli, perché abbiamo bisogno di lei e delle sue caratteristiche uniche. Speriamo di poterla rimettere in campo. Lo staff sanitario sta facendo ogni cosa».