Di poppa Emirates va come “una lippa” prede un vantaggio di 135 netri che andrà ad aumentare bordo…bordo.
Luna Rossa va a sinistra rintuzza qualcosa portandosi a -100 metri, poi a -60, ma non avviene mai il ricongiungimento. Alla 2° boa i “Kiwi” vantano un vantaggio ancora minimale di 9 secondi.
Buona la poppa italiana, ma New Zeland trova più vento un “foil” ottimale e vola a + 260 metri. E’ l’inizio della fine.
Strambatona Luna Rossa che va a destra, 300 metri di vantaggio però nella manovra per Emirates che ristramba e si riporta a destra.
Boa New Zeland la 3° con stavolta un vantaggio tangibile: + 27 secondi. “Addio tempi e regate supplementari”.
Tra il 3° ed il 4° lato qualche salto di vento quà e là.. La 4° boa è un “tritello neo zelandese: 500 metri con grandissimo entusiasmo del fittissimo parterre.
La 4° boa vede appunto un vantaggio..ne di ben 37 secondi con Emirates che tirava dritto andando a “tutta randa” verso il successo finale. dalla 3° alla 4 il vantaggio dei “Defender” si incrementava di 10 secondi. Barca imprendibile.
Nell’ultima bolina il vantaggio debordava: 400 metri prima oltre 500 poco dopo ; la 5° boa arrivava in un baleno con i padroni di casa che aumentavano a 49 secondi aggiungendone altri 12 !!.
Emirates vedeva già la linea d’arrivo quando Luna Rossa virava..
680 metri… anche 700 la 10° regata iniva li con i ragazzi i Peter Burling che vincevano con un vantaggio finale di 46 secondi e di li a poco raggiunti dal loro gommone appoggio venivano estratte e stappate le bottiglie di champagne. la 36° Coppa America rimane in Nuova Zelanda, la regata decisiva rimane dunque quella del clamoroso “Displacement” azzurro; da avere un campo gara intero di vantaggio a renderlo in meno di 4 miuto terminando lontanissimi, Li si andava dal, massimo del’entusiasmo al massimo della delusione cocentissima: e’ e rimarrà agli archivi il 7-3 finale che depone a favore di Luna Rossa: Nelle varie finali nessun era riuscito a fare 3 punti con i “kiwi” !!.
Il regolamento della Coppa America è impietoso e concede a chi detiene il trofeo di stabilire regole, tipo di barche e sede delle sfide; per questo è ancor più difficile strappare la ‘vecchia brocca’ a chi la espone nella propria bacheca. Luna Rossa ce l’ha messa tutta e, a un certo punto, si è forse pure illusa di poter ribaltare la situazione, entrando nella storia dello sport mondiale. Il sogno e l’ambizione sono durati sei regate, in altre parole fino al parziale di 3-3: con il passare dei giorni, i neozelandesi hanno acquisito maggiore padronanza della barca, un monoscafo AC75 lungo poco meno di 23 metri, e imposto i propri ritmi, ristabilendo le gerarchie. Comunque sia, per Luna Rossa non è stata vanagloria, perché ha vinto la Prada Cup (la prima della storia), ovvero la selezione fra gli sfidanti, strapazzando gli inglesi di Ineos; ha dato del filo da torcere ai detentori; ha regalato all’Italia – ai tempi della pandemia – un sorriso e un’affascinante distrazione. Ma soprattutto ha dimostrato, ed è la prima volta, che la coppa un giorno potrebbe anche prendere la strada per l’Italia. Basta crederci, non mollare, continuare a lavorare con la stessa dedizione mostrata in questa campagna di Coppa America. New Zealand ha sofferto all’inizio, messa sotto da Luna Rossa, ma alla fine ha vinto con merito. Gli italiani, però, questa volta, sono caduti in piedi, conquistando i primi punti in una finale.
Alla fine le parole di Francesco Bruni :” E’ stata una bellissima serie finale di regate; tanta esperienza, tanta compattezza, un bravo all’equipaggio di Emirates; ma grandi omplimenti ai miei, siamo stati sfortunati negli ultimi giorni, ma abbiamo dimostrato che anche Noi ce la possiamo giocare; questa non è la fine; Patrizio Bertelli che ringrazio ci vorrà riprovare; abbiamo fatto un altro passo avanti abbiamo fatto un certo tipo importantissimo di esperienza che ci servirà in futuro; grazie a tutti “.
Poi Jmmy Spythill:” Una squadra davvero eccezzionale quella di Emirates, che hanno messo un pacchetto in acqua davvero insuperabile; ma un grazie immenso a tutto il nostro gruppo, ragazzi eccezzionali, instancabili, encomiabili tutti, è stato bello far parte di questa squadra/famiglia, adesso arriviamo a terram abbracciamo tutto il Gruppo i nostri familiari, poi beviamo una birra con i nostri avversari felicitandoci con i vincitori”.