La squadra è pronta per queste due partite decisive con Parma e Benevento?
“Siamo pronti, da tempo viviamo questa situazione.
La squadra a livello mentale ha risposto bene, dobbiamo essere più attenti in alcune azioni durante le partite.
Il Parma, è squadra che ultimamente sta dando dei segnali importanti, sono andati due volte di fila avanti di due gol nelle ultime tre gare, non sarà facile. Ma siamo pronti”
Viviamo sulla vittoria, e si pensa ancora,vedi il dopo Spezia, a poter fare un campionato diverso. Quando c’è un ko si crea una depressione contagiosa…Io penso che ogni gara debba essere vissuta alla stessa maniera. Sto dicendo da tempo di non essere tranquillo. Dobbiamo essere più concentrati e far bene domani col Parma.
Situazione infortunati
“Igor e Castrovilli domani sono out, Kouame e Bonaventura vediamo oggi. Sarà decisiva la rifinitura di oggi”.
Situazione Kokorin.
“Forse, a livello inconscio, è ancora condizionato da quel problemino fisico accusato con l’Inter. Fa una grande mole di lavoro ma non riesce a fare quel cambio di passo che ha nelle corde”.
Le parole del Presidente Commisso che ha messo i giocatori davanti alle loro responsabilità
“Quando parla un presidente va ascoltato. I messaggi che manda sono dettati dalla situazione e dalle difficoltà. Mi hanno criticato perché difendo la società, io difendo il mio lavoro. Barone e Commisso sono soli, in questa realtà,in questa città difficile e devono combattere contro tutta una serie di situazioni, da quella politica a quelle strutturali. Io difendo le persone. Quando Commisso ha parlato prima della partita ha detto cose forti, come è giusto che sia. Io penso che nello spogliatoio ci si deve dire tutto quello che si deve dire. Quando rappresento, poi, la Fiorentina fuori dallo spogliatoio difendo la mia società. Ho visto segnali di compattezza, unità, nel gruppo, e nella voglia di lottare tutti assieme”.
Tanti, troppi cali di concentrazione nei finali di partita
“Dobbiamo essere sempre più concentrati, soprattutto sui duelli individuali”.
Sente la sua posizione a rischio?
“Io ho dato la mia massima disponibilità alla società. Sono tre anni che questa squadra lotta per questo obiettivo, la situazione era ed è difficile. Sia nelle scelte che nella testa forse è rimasto questo concetto. Io vado avanti nella mia strada. Ho un ottimo rapporto con la società, se mi dovessi sentirei un peso ne parlerei, ma ho grande energia e voglia di arrivare ad un risultato. Sto facendo grandi sacrifici: sto togliendo spazio a famiglia e amici perché voglio raggiungere l’obiettivo. Se non basta se ne può parlare, ma tutti i tecnici sono sempre a rischio. ”.
Lo striscione del Viola Club Vieusseux che chiede rispetto per la maglia
“Il messaggio è chiaro. Vorrei portarlo nello spogliatoio. E’ il cuore del nostro lavoro. Devi sempre rispettare chi ti paga e chi soffre per quella maglia. Ci manca il nostro pubblico. I tifosi sono consapevoli di tutto, ci staranno sempre vicini. Forse anche in maniere forti, ma questo popolo non tradirà mai la maglia viola. Magari potranno provocarci, per stimolarci. Ma saranno sempre al fianco di chi lotta per la Fiorentina. E’ un momento particolare, ma vedo che i miei ragazzi rispondono bene ed hanno valori, a differenza di quanto si possa pensare all’esterno”.