Quasi 80 giorni di navigazione (ma Giulio Verne non c’entra in questo caso) per fare il Giro del mondo in barca a vela in solitaria, senza assistenza e senza scalo. Giancarlo Pedote, l’unico italiano che si sta cimentando in questa avventura è lì sulla sua Prysmian Group, nel gruppetto dei primi sette skipper che si giocano le posizioni principali di gara, magari il podio, magari… chissà… Fermo restando che (come abbiamo sempre detto) l’obiettivo primario del fiorentino è arrivare al traguardo, perché gli inconvenienti tecnici sono sempre dietro l’angolo in una regata di questo tipo, e concludere, al debutto, il suo primo Vendee Globe. Giancarlo ha sempre mantenuto la concentrazione alta per preservare l’imbarcazione, ha evitato rischi che per qualcuno sono stati fatali. Sono rimasti in 25 in gara, dei 33 partiti l’8 novembre dalla Francia, da Les Sables D’Olonne, dove arriveranno le imbarcazioni, fra pochi giorni, secondo alcune stime tra martedì e mercoledì prossimo. Nelle posizioni di testa è ormai battaglia foriera di tante possibili sorprese. Gli skipper stanno adottando ognuno una propria strategia a colpi di strambate e cambi di direzione, per provare a prendere la corrente di vento decisiva per recuperare posizioni e miglia nautiche nei confronti dei diretti avversari. Mai, nelle altre otto edizioni dell’evento che è considerato l’Everest della barca a vela, si era verificato un tale equilibrio fino alla fine, con tante imbarcazioni così ravvicinate.
Lo skipper italiano in questo momento ha percorso quasi il 95 per cento del tragitto previsto ed è in sesta posizione, dopo aver recuperato da un mese a questa parte in media una posizione a settimana, ed è a circa 2460 km dalla conclusione della regata dopo averne percorsi già oltre 49630. In testa ci sono i francesi Luis Burton (a meno di 1031 km dall’arrivo) e Charlie Dalin (a 1039 km dal porto d’arrivo). I due stanno allontanandosi sempre di più tra loro, con Dalin (a lungo in testa alla regata) che sta tentando di andare verso la penisola iberica, quindi con prua verso est per poi risalirla in direzione sud-nord, mentre Burton fa rotta verso nord con l’idea di prendere il vento di poppa più in parallelo rispetto al punto di arrivo. Il tutto ovviamente detto semplificando molto il concetto.
In tutto questo ci sono da calcolare anche gli “abbuoni” che spettano ad altri tre dei protagonisti tra i primi 8 della classifica provvisoria per aver partecipato alle ricerche e aver tratto in salvo il francese Escoffier quando, ormai diverse settimane fa, all’altezza del Sudafrica, aveva fatto naufragio dopo che la sua imbarcazione si era letteralmente spezzata in due.
Le prossime ore saranno quindi tutte da seguire. E come ogni martedì lo faremo anche noi, aggiornando la situazione con info e contributi il martedì pomeriggio all’interno di “Oltre Il calcio” sul canale 196 del DT per la Toscana, trasmissione che come sempre si ritrova ripostata sulla omonima pagina Facebook “Oltre il calcio” e sulla pagina Facebook di Firenzeviolasupersport.