Entrambi in equipaggio, Francesco in K2 e Tommaso in K4, i due ragazzi hanno sfiorato la finale fermandosi a pochi secondi dalla gara più ambita dietro alle nazionali più forti del mondo, in semifinali assolutamente combattute e con un livello tecnico e di preparazione atletica spaventosi.
Un po’ di amarezza, certo, per non aver centrato la finale ma grande consapevolezza che competizioni come questa fanno crescere ancora di più atleti giovani, che stanno imparando a confrontarsi con tutto il mondo in sfide sempre più dure.
Bellissimo il pensiero lasciato da Francesco Bazzani al suo diario di Facebook, dove ha raccontato con la passione che solo uno sportivo vero può avere, l’esperienza mondiale, augurando all’amico Tommaso, che doveva ancora disputare le sua gare, di dare battaglia a tutti gli equipaggi. Ecco le sue parole:
“MINSK, BIELORUSSIA, Campionati del mondo junior e Under23.
28 luglio 2016, si conclude oggi la mia stagione agonistica internazionale, con una giornata piena di emozioni e di tensione.
Stamani alle 11:45 abbiamo disputato la batteria del k2 1000m concludendo con il 5’ piazzamento, alle spalle dei Cechi, campioni d’Europa in carica, accedendo così alla semifinale.
La barca si è prestata bene sin dai primi colpi, reattiva e veloce, rendendo ottime sensazioni. Analizzando poi la gara con il mio compagno di barca Samuele Beccaro , abbiamo riscontrato alcune debolezze sul percorso, e consci di ciò ci siamo preparati alla semifinale del pomeriggio.
Ore 17:58, la tensione è alta e la prua della barca entra nel blocco di partenza, che in un istate scende e dà il via alla gara, il livello è altissimo e tutti e 9 gli equipaggi puntano alla finale; Italia, Canada, Germania ed altre tra le più forti nazioni cominciano a darsi battaglia; la competizione è molto serrata e ai 500m i distacchi sono minimi, è a questo punto che comincia a farsi sentire la fatica e l’acido lattico, ma stringiamo i denti e andiamo avanti.
Sulla linea d’arrivo chiudiamo il percorso in 3’23’’964, a 5 secondi dalla finale, che purtroppo non riusciamo ad agguantare.
Con un po’ di amaro in bocca concludiamo la nostra trasferta, pronti a trasformare gli errori e le debolezze in punti di forza.
Chiudo ringraziando fitness point Alessandro Calamandrei per il supporto che mi ha fornito durante le gara, e a questo punto passo il testimone al mio compagno di squadra Tommaso Freschi , che domani capitanerà il k4 1000m.
Un grosso “in bocca al lupo” a tutto l’equipaggio e a tutta la squadra italiana, che in questi giorni darà battaglia al mondo intero”.